Ai nostri tempi stiamo perdendo le sane abitudini a tavola.. vediamo di riprenderle con i rimedi della Nonna!
Ai giorni nostri non esistono più problemi di approvvigionamento di alcun genere di cibo. Al contrario, la società moderna è malata di cibi troppo raffinati e sostanziosi, e sempre troppo abbondanti. Ma non è sempre stato così, e per una riscoperta del sano piacere del mangiare senza esagerare ecco che la Nonna vi fornisce alcune regole che, se seguite scrupolosamente, vi faranno bene al corpo e allo spirito, e inserite in una dieta vi consentiranno di migliorare il vostro umore a tavola.
Masticare lentamente
Una lenta masticazione è un buon principio di digestione. La saliva infatti aggredisce già da subito i carboidrati attraverso l’amilasi, che poi continuano ad essere scomposti nello stomaco assieme alle proteine. Il masticare è una buona pratica: ultimamente l’industria alimentare ci propina cibi sempre più morbidi, che proprio perchè non necessitano di una masticazione eccessiva si inghiottiscono più velocemente e in maggior quantità. Masticare quindi aumenta il senso di sazietà ed aiuta ad auto regolarsi col cibo.
La moderazione
Le condizioni nutritive sono cambiate, così come quelle economiche, e ciò ha portato all’idea che possiamo soddisfare ogni nostro desiderio in materia di cibo sia mangiando troppo, sia mangiando alcuni gruppi alimentari in dose eccessiva. Ma tale consuetudine ha portato nella società moderna ad un rapporto sbagliato con il cibo, ingenerando problemi a livello di salute o comunque di accettazione di sè piuttosto gravi.
Mangiare quando si ha fame
La moderna scienza dietetica arriva a suggerire di rimpicciolire i piatti da portata, per dare l’impressione che, anche con una minima porzione, si stia mangiando un piatto ben riempito. Quello della moderazione nelle dosi dei cibi è un trucco che permette di mangiare effettivamente ciò che si ha voglia di mangiare, senza farsi allettare dagli occhi.
Concentrarsi sul mangiare
Quante volte capita di vedere persone, soprattutto lavoratori, che mangiano fuori casa davanti a un monitor, seduti in sala riunioni o peggio ancora mentre camminano? Tali pratiche sono deleterie per la qualità di un pranzo: la nostra mente, impegnata a seguire una conversazione, perde il controllo di ciò che stiamo mangiando e si rischia di ingurgitare alimenti in modo meccanico, non solo senza controllare quanto e se abbiamo fame, ma anche senza goderli effettivamente. Ai tempi della Nonna si mangiava in silenzio, senza distrazioni, per trovare concentrazione e serenità durante i pasti.
Ecco alcuni consigli della Nonna per una corretta alimentazione
Esercitare attività fisica
Può essere un consiglio banale, ma l’attività fisica dev’essere sempre presente in una qualsiasi dieta: palestre o impianti sportivi, ma anche orticoltura, giardinaggio, lavoro nei campi o anche semplicemente preparare un pasto o fare le pulizie non sono attività da demandare a terzi. La moderna piramide alimentare è stata da qualche anno modificata dalla FDA (Food and Drugs Administration) e alla sua base è stata posta proprio l’attività fisica, che ai tempi della Nonna era quasi normale da fare a lavoro, non c’erano nemmeno le palestre e la gente non andava a correre!
Anche l’occhio vuole la sua parte
Durante un regime di dieta si pensa spesso che i pasti siano un appuntamento triste della giornata. Una delle attenzioni più gradite che si possono mettere in pratica è la cura nell’apparecchiatura del tavolo. Bastano poche cose: una tovaglia ben stirata, dei tovaglioli che presentino una personalizzazione (cifre ricamate, segnaposto…), un fiorellino colto dal giardino, cesti di frutta di stagione in centro tavola, e un semplice pasto dietetico si trasforma in un pranzo da re!
Pasti a ore regolari
Ai tempi della Nonna, la scansione delle attività della giornata impegnava tutta la famiglia ad assumere i pasti alla stessa ora: dare una regolarità anche oraria al proprio fisico lo aiuta a scandire i momenti in cui sarà impegnato nella digestione. Soprattutto serve ad eliminare i fuori pasto e gli spuntini, in particolare serali, che causano tanti danni al nostro fisico. In particolare quando la Nonna era piccola e la giornata si alternava grazie alla luce del sole, nessuno si sarebbe sognato di arrivare a cenare alla luce artificiale. Oggigiorno invece soprattutto in certe zone è normale allungare la giornata per arrivare a cenare appena prima di andare a dormire. Questo affatica il nostro organismo, che si troverà a dover affrontare una digestione nelle ore in cui avrebbe potuto godere di un digiuno.
Poco sale, molte erbe e spezie
La cucina moderna utilizza il sale a piene mani, soprattutto se si guardano attentamente le etichette dei preparati industriali: non abbiamo più un palato abituato ai gusti naturali, bensì a quelli salati. Ma il sale non era un ingrediente da nulla fino a qualche secolo fa: la sua estrazione dal mare era così costosa da renderlo una merce preziosa. Si preferiva allora sostituirlo con erbe e spezie e ne godeva la salute, ma anche il gusto: provate a fare la stessa cosa se siete a dieta, il vostro corpo ne gioverà.
Avete comprato del sale e leggendo questo articolo vi siete resi conto che fa male? Usatelo per pulire la casa!
Grazie per l’attenzione, ci risentiamo al prossimo rimedio della Nonna, continuate a seguirci!