Alitalia: su contratto solo no Uil, sciolto nodo Poste

Creato il 19 luglio 2014 da Nicola933
di Consiglia Grande - 19 luglio 2014

Di Consiglia Grande. Continua la trattativa Alitalia: sul contratto nazionale e accordo risparmi resta solo il no della Uil. Ugl e Usb hanno finalmente firmato. A completare il quadro l’intervento di Poste italiane, che ha deciso di aderire al nuovo impegno finanziario richiesto ai soci.

Maurizio Lupi, ministro dei trasporti e infrastrutture è compiaciuto: “Passo dopo passo stiamo andando avanti per realizzare l’operazione con Etihad.”

D’altronde anche la questione sindacale si sta risolvendo: L’Ugl è venuta a firmare previo alcune giuste garanzie. Con Ugl e Usb stiamo al 65%, mi auguro che anche la Uil capisca che è importante la rappresentanza, ma è importante anche che ci sia una compagnia di bandiera dove i lavoratori possano essere rappresentati”

L’Uil è l’unica a non firmare: in mattinata il rappresentante Luigi Angeletti ha inviato una missiva all’amministratore Gabriele Del Torchio, intimandolo a non attuare gli accordi con la Filt e Fit, in quanto illegittimi, minacciando azioni legali. Il movente sembra essere il non raggiungimento del quorum richiesto dalla legge, ovvero la metà del 50% più uno.

Il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti è d’altro canto intervenuto per assicurarsi che ‘non ci siano difficoltà perché siamo convinti del valore e dell’utilità dell’accordo tra Alitalia Etihad’.

Il rischio di denuncia è però sfumato grazie alle successive firme della Ugl e Usb, raggiungendo il quorum richiesto. Giovanni Centrella, rappresentante del sindacato, ha dichiarato che la scelta di firmare è stata orientata da alcune situazioni odierne, quali l’inserimento dei lavoratori in mobilità nel bacino e le garanzie dei piloti che andranno a lavorare ad Abu Dhabi.

Inaspettatamente anche le Poste Italiane, inizialmente contrarie, hanno deciso di partecipare  al nuovo impegno finanziario richiesto ai soci, il cosiddetto Equity committment, per garantire eventuali perdite superiori al budget 2014 e contenziosi nella old company. L’Equity Committment vale 200milioni di euro e Poste Italiane vi aderirà per la propria quota del 19, 48%.

In serata al Ministero dei Trasporti si sono recate le associazioni Anpac, Anpav e Avia, per reclamare sulle diseguaglianze tra personale di terra e naviganti, previste all’interno dell’accordo risparmi. Il personale navigante si vedrà sottrarre la tredicesima e si troverà a sborsare complessivamente 25 milioni a fronte di un ritorno per 14 milioni; mentre il personale di terra ne verserà 4,5 milioni a fronte di un ritorno per 8 milioni.

Non rimane che statuire sul taglio del personale.


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