Alito Cattivo: le cause dell’alitosi

Creato il 31 agosto 2011 da Bico @M_bico

L’alitosi è un disturbo molto diffuso: si stima infatti che circa il 50% degli italiani ne sia affetto. Questa patologia è spesso vissuta in modo gravoso dal punto di vista psicologico, in quanto tende ad influire in modo negativo sui rapporti interpersonali e in termini di autostima.

Quali sono le cause responsabili dell’alitosi?

L’alitosi è provocata nel 90% da patologie del cavo orale, di cui l’incompleta igiene orale risulta essere il fattore primario.

Soltanto il rimanente 10% dei casi, è imputabile a cause extraorali.

L’odore sgradevole emanato dai pazienti affetti da alitosi è determinato dalla presenza di batteri anaerobi nel cavo orale: questi microrganismi provocano putrefazione delle sostanze proteiche presenti negli alimenti, nella placca batterica, nella saliva, liberando gas volatili maleodoranti contenenti zolfo.

Un’igiene orale eseguita in modo inadeguato o insufficiente cagiona un accumulo di placca che si deposita sui denti, sulle gengive e sulla lingua: il cavo orale diventa dunque luogo ideale di proliferazione dei batteri anaerobi che producono l’alito cattivo.

La lingua in particolare, viene pressoché trascurata durante le manovre di igiene orale quotidiana, sebbene rappresenti un organo fertile per la riproduzione dei batteri. I batteri anaerobi infatti si annidano nei solchi e nelle pliche poco areate della lingua, la quale si ricopre di una patina biancastra, tipica nei pazienti affetti da alitosi.

La pulizia routinaria della lingua per mezzo dello spazzolino o degli opportuni pulisci lingua acquistabili in commercio, permette di migliorare notevolmente la situazione.

I batteri anaerobi responsabili dell’alitosi sono gli stessi in grado di provocare la malattia parodontale o piorrea: spesso le due patologie possono risultare intimamente legate fra loro. In quest’ultimo caso, l’alitosi potrà essere eliminata soltanto trattando la malattia parodontale, attraverso la rimozione completa (a livello precoce o chirurgico) di placca, tartaro e tasche parodontali.

A livello endoorale, le protesi mobili/fisse inadeguate oppure obsolete, le ricostruzioni e le otturazioni dentali usurate o scheggiate oppure ancora l’eventuale presenza di denti del giudizio soltanto parzialmente scoperti, rendendo difficoltosa l’igiene orale quotidiana e favorendo l’accumulo di placca batterica, sono in grado di produrre alitosi. In queste circostanze, il trattamento odontoiatrico rappresenta il criterio necessario per la soluzione del problema.

Analizzeremo in seguito ulteriori cause connesse al disturbo dell’alitosi.