All about Hennè - Lawsonia Inermis #1

Creato il 12 maggio 2014 da Stellinanelblu @StellinaNelBlu

Prima di parlarvi della mia concreta esperienza con l'hennè ho pensato di farvi una "breve" introduzione su questa polverina magica. Sebbene penso che in molte conoscano già a cosa serva, magari potreste scoprire qualche curiosità interessante ;)

Cosa è l'hennè?

Il termine francese hennè viene utilizzato per indicare una polvere giallo-verdastra utilizzata come colorante, ricavata dalla pianta della Lawsonia Inermis (nota anche con il nome comune di henna, enna), un arbusto spinoso della famiglia delle Lythraceae



Le foglie della Lawsonia Inermis hanno una molecola colorante rossa-arancione, il Lawsone, visibile nella vena centrale delle giovani foglie. La percentuale di lawsone presente nelle foglie però varia a seconda delle condizioni climatiche e del terreno su cui è stata coltivata la pianta: gli hennè che contengono una quantità maggiore di pigmento rispetto ad altre, provengono di solito da coltivazioni a clima particolarmente caldo e arido. Questa polvere si ricava dalle foglie e dai rami essiccati e macinati della pianta. Ha diversi impieghi, ma quello che sicuramente ci interessa è l'uso cosmetico ed estetico: abbellisce, pulisce e purifica la pelle. Può anche essere applicato sui capelli per tingerli, i piedi e le mani. Famosi sono i tatuaggi temporanei indiani e nordafricani, realizzati su mani e piedi come mehndi per il rito nuziale.

Sebbene si trovino in commercio altre tonalità di hennè (come "hennè nero", "hennè neutro", "hennè biondo", "hennè castano") esse non derivano dalla molecola tintoria rosso/arancione dell’hennè, Lawsonia Inermis. Tutti gli altri colori esistenti, infatti, si possono creare da piante diverse, come ad esempio Indigo e Cassia, di cui vi parlerò in seguito.
L'hennè e il colore
L'uso che a noi interessa maggiormente è, ovviamente, quello relativo alla colorazione dei capelli

L'hennè ha un potere colorante rosso, ma al contrario delle classiche tinture in commercio, è privo di sostanze chimiche come l'ammoniaca: il suo effetto è quindi influenzato dalla colorazione base dei capelli sui quali viene applicato.


Poiché la molecola colorante rosso/arancio si lega alla cheratina che circonda il cuore del capello pigmentato, il colore finale sarà differente per ogni tipologia di capello e per ogni persona, poiché il colore dell’hennè si armonizza con il proprio colore. Per questo, è più appropriato dire che l'hennè, sebbene colori permanentemente, dona dei riflessi rossi ai capelli, piuttosto che colorarli realmente di rosso, permettendo di ottenere un effetto molto naturale.

Possiamo riassumere dicendo che l'hennè dona:
  • riflessi rosso-ramati ai capelli castani o bruni, 
  • rosso-rame intenso ai capelli biondo-scuro, 
  • rosso-carota ai capelli biondo-chiaro; 
  • copre benissimo i capelli bianchi, ma è sconsigliato per questo tipo di capelli e in generale per quelli ossigenati, poiché dà una colorazione rosso-carota molto acceso, che può risultare poco gradevole. 

È sconsigliato l'utilizzo sui capelli recentemente sottoposti a trattamenti di permanente, stiratura, decolorazione e tintura, poiché in questi casi si rischia addirittura di ottenere tonalità di colore verdastre! È utile sapere che, in linea di principio, il colore ottenuto con l'hennè con gli anni andrà sempre di più a scurire, ma mai a schiarire.

Una volta utilizzato l'hennè, in caso di ripensamento in base alla colorazione ottenuta, esistono ben pochi rimedi. Infatti, per poter effettuare una tinta chimica dopo aver applicato l'hennè, è importante attendere almeno un paio di mesi, sia per evitare spiacevoli tonalità verdastre, sia perché sopra un hennè più o meno fresco, non prende nessun'altra colorazione, dato che esso tende a rivestire il capello dall'esterno. Inoltre, in generale, i riflessi rossi sono i più duri a sparire: tenderanno a venir fuori da qualunque altro colore voi facciate. Se non si è sicure del risultato che si potrà ottenere, si può testare l'hennè sui capelli raccolti dalla spazzola: così si può vedere il colore finale prima di trattare l’intera chioma!
Altri effetti sui capelli
L'henné non è solo utile per colorare i capelli, ma ha anche azioni riequilibranti sul cuoio capelluto, utili per combattere la seborrea e la forfora grassa. Non ha proprietà idratanti, anzi tende ad avere un'azione dissecante e astringente. L'hennè, al contrario delle tinture chimiche, non penetra all'interno del capello, ma si ferma alla parte più esterna e lo avvolge come una pellicola protettiva. Esso si deposita e si lega sulle squame della cuticola del capello; si ha così un effetto "sostantivante", cioè il diametro del capello aumenta leggermente: diventando più pesante diventa anche più liscio. La capigliatura diventa più voluminosa e resistente agli agenti esterni, oltre che più luminosa.

L'uso dell'hennè è raccomandato a chi ha la cute grassa, forfora, capelli fragili, sottili, sfibrati, opachi, con doppie punte, poiché riduce tutti questi problemi e, con l'uso costante addirittura li elimina: non per niente le donne orientali, che usano l'hennè da secoli, sono famose per i loro splendidi capelli.


Il picramato

Spesso alla polvere di foglie di hennè viene addizionato un colorante sintetico, il picramato di sodio, che permette di raggiungere tonalità di rosso più o meno accese a seconda della concentrazione (generalmente fra il 2-3%), impossibili da raggiungere solamente con la Lawsonia.

Questo colorante non è dannoso per i nostri capelli, ma non ha senso utilizzare una tinta naturale come l'hennè se poi vi si aggiunge una sostanza chimica come il picramato: renderà vani i benefici che potremmo ricavare dall'utilizzo dell'hennè stesso. Purtroppo, nel caso in cui acquistiamo l'hennè sfuso in erboristeria è facile non riuscire a sapere se esso sia assolutamente puro (composto cioè solo da Lawsonia Inermis) o contenga anche questa sostanza. Il picramato macchia qualunque cosa tocchi (compresa la vostra cute, le mani, l'attaccatura dei capelli) e rilascia molto colore ogni volta che lavate i capelli. Per fortuna, dopo l'acquisto, si può verificare la presenza del picramato in maniera molto semplice: mescolando la polvere con dell'acqua, se toccandola il dito diventa immediatamente rosso/aranciato e il colore non va facilmente via dalla pelle allora è molto probabile che sia presente il picramato. In questo caso non ci sarà bisogno di aspettare il tempo di ossidazione o di tenerlo in posa a lungo.
Prossimamente pubblicherò degli altri post, sempre relativi all'hennè, in cui vi darò dei consigli su come preparare e utilizzare questa polvere (nel frattempo aggiornerò anche questo post con i link dei successivi) :)
Spero che vi sia utile! Raccontatemi pure le vostre esperienze con l'hennè e se avete domande da pormi, non esitate a scriverle nei commenti!
{Disclaimer} - {Contatti}
L'autrice: StellinaNelBlu • Simona • 24 • Palermo, Italy
Sottotono: ancora da definire (freddo neutro?) • Occhi: marroni • Pelle: mista (tendenzialmente grassa) • Capelli: castano mogano (ex biondo cenere) mossi, grassi, ma con punte secche e sfibrate

stellinanelblu89@gmail.com


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :