Questa cosa del fiume bislacco che passa nel cervello, da quando l’ho nominato, si è fatto più impetuoso. Tipo l’altra sera mi stavo facendo passare davanti agli occhi un programma in cui dentro c’era ospite un, diciamo, politico, che urlava delle cose. In questo programma, abitualmente, c’è sempre fisso un avvocato. E intanto che il, diciamo, politico urlava, io pensavo di quando la-figlia-di-un’amica-della-genitrice raccontava proprio di quell’avvocato là che le aveva insegnato delle cose a dei corsi, e avolte, in sede d’esame, chiedeva all’esaminato cosa vedeva fuori dalla finestra. L’esaminato diceva che vedeva delle case. E l’avvocato diceva, immobili. E poi, arrivederci.