Io,
animula, dolce e vagabonda,
ospite del corpo,
cosa sono adesso?
Fuori da questo mondo che corre corre,
io, che non amo gli orologi,incessante ticchettio,inesorabile trascorrere di giorni, amo il suono delle campane, il sorgere e tramontar del sole.Io, amo il silenzio e i suoni suoi, mi soffermo sul volo di una coccinella. Io, odoro i libri vecchi,polverose testimonianze di versi semplici, e non conosco invidia,mi commuovo alla guancia tonda di un bimbo.Io,errabondo essere di luce,in vuote stanze della vita,cerco te,anima mia.