Delusione totale o solo mezza delusione?Con un’artista come Bjork non si conoscono le mezze misure, o la si ama o la si odia, però il nuovo album Biophilia è lei stess a viaggiare propro nella terra di mezzo. Da una parte il disco prosegue nel percorso artististico e personale e blablabla della folletta islandese, quindi niente di troppo nuovo. Dall’altra però è un’opera omogenica (sebbene lontana dai livelli di Homogenic) con una sua dignità e coerenza. Più che un’Opera, forse è un disco di musica operistica, per come la si può intendere in Islanda e per come la può intendere la mente di Bjork.Molti in rete nei primi commenti al disco hanno parlato di noia, di noiophilia. Difficile dar loro torto, purtroppo. Molte tracce scorrono senza impennate tra trilli sonori e i vocalizzi ormai ben noti della Donna Biofila. Però dentro c’è anche una perla assoluta come Cosmogony, un pezzone da brividi come non se ne sentono parecchi in giro e quando arriva una cosa così capisci che Bjork i pezzi li sa ancora scrivere. Che è tutto fuorché un’artista finita.
Delusione totale o solo mezza delusione?Con un’artista come Bjork non si conoscono le mezze misure, o la si ama o la si odia, però il nuovo album Biophilia è lei stess a viaggiare propro nella terra di mezzo. Da una parte il disco prosegue nel percorso artististico e personale e blablabla della folletta islandese, quindi niente di troppo nuovo. Dall’altra però è un’opera omogenica (sebbene lontana dai livelli di Homogenic) con una sua dignità e coerenza. Più che un’Opera, forse è un disco di musica operistica, per come la si può intendere in Islanda e per come la può intendere la mente di Bjork.Molti in rete nei primi commenti al disco hanno parlato di noia, di noiophilia. Difficile dar loro torto, purtroppo. Molte tracce scorrono senza impennate tra trilli sonori e i vocalizzi ormai ben noti della Donna Biofila. Però dentro c’è anche una perla assoluta come Cosmogony, un pezzone da brividi come non se ne sentono parecchi in giro e quando arriva una cosa così capisci che Bjork i pezzi li sa ancora scrivere. Che è tutto fuorché un’artista finita.
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