All My Nightmares di Iannozzi Giuseppe aka King Lear – Poems inspired by Chatterly’s Paintings

Creato il 09 gennaio 2012 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

All My Nightmares

di Iannozzi Giuseppe aka King Lear

Poems inspired by Chatterly’s Paintings

(c) Valeria Chatterly Rosenkreutz

Su Facebook:
https://www.facebook.com/valeria.chatterly.rosenkreutz

Su DeviantArt:
http://chatterly.deviantart.com/

Chatterly’s Dark Art Emporium
http://www.myspace.com/darkartemporium

Non ne sono stato capace
(Winter of Souls)

Terrò vivo il silenzio
Ogni tenerezza ha visto il centro
dell’Occhio del Grande Cinico,
e le suole bucate non aiutano in questo

I tesori raccolti ieri
giacciono adesso in fondo al mare
coi fantasmi che m’hanno conosciuto

Ho visto troppo per stupirmi ancora,
per cercare un altro porto
e un’altra donna da amare,
per un’ora almeno

I morti conoscono a menadito il futuro,
è scritto in bella vista nel Libro del Giudizio
Lungo le strade non c’è uno che parli chiaro,
ma tutti lo sanno di non avere scampo

Sarei dovuto andarci cauto
E non ne sono stato capace

Alle Idi di Marzo tutto sarà compiuto
Se qualcuno può tirarsi fuori da questo impiccio
lo faccia ora e non si guardi alle spalle
In fondo, in fondo lo sapevamo dall’inizio
che Dio avrebbe baciato l’anello di Lucifero
Il vecchio Charlie aveva visto giusto
anche se aveva un bordello in testa
e nemmeno una nota di coraggio
per gli Scarafaggi

Ma ancora canta il Fantasma dell’Opera
Non è cambiata la sua voce
nel corso dei secoli, soltanto che noi
non siamo più qui

Sarei dovuto andarci cauto
coi movimenti di Marte

Sarei dovuto andarci cauto
E non ne sono stato capace

Sarei dovuto andarci cauto
coi movimenti di Marte

Non ne sono stato capace
Non ne sono stato capace
Non ne sono stato capace

Dialogo coi Morti
(Dialogues of Death)

In tanti hanno cantato
di cuori infranti
con facce da clown
per andare avanti con lo show

Dimmi ora
come prosegue
il Dialogo coi Morti
iniziato e mai terminato

Quando ci siamo conosciuti
avevo meno di te;
mi ritrovi oggi uguale
con meno ancora
e un teschio in mano
come Amleto;
sai tu forse dirmi
come è potuto accadere?

Ho un’idea bizzarra
che mi stampa un sorriso
da orecchio a orecchio,
ma non riesco ancora a capire

Le rose nel roseto sacro
che innaffiai con tanta cura
donando loro il letame migliore
son venute su gravide di spine;
e a ogni nuova stagione
ne partoriscono in quantità maggiore

Ho dimenticato di pregare,
e non sono stato il solo
Ho interrogato troppo a lungo
il volto ossuto che domani
di certo avrò anch’io,
e non sono stato perdonato

Sai tu forse dirmi
quando terminerà
il Dialogo coi Morti?

Non avremmo dovuto
(Far Side of Nowhere)

Con l’antico vestito nero
venne in un giorno di sole
che non sembrava possibile
Con freddezza
raccolse la mano infantile
Dietro di sé
lasciò vaghe tracce di sgomento,
poi fece in fretta la nebbia
a piombare su tutto l’intorno

Il palloncino giallo gonfio di elio
impiccato ai cavi elettrici
ancora oscura il disco del sole
a ricordare che c’è stata innocenza
e tanta tanta incoscienza

Mai avremmo dovuto lasciarla andare
Mai avremmo dovuto lasciarla sola

Incubo di Carnevale
(Carnival Nightmare)

Voglio il Cattivo Nome
Una maschera veneziana
di quelle in voga nei tempi antichi
Sono ancora qui che aspetto
il mio momento eterno

Vestivi un vestito
che commuoveva
lo sguardo sugli epitaffi
Io invece vestivo un incubo
- un sogno
che non ho saputo confessare

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