scivolando silenzioso, verso il mare,
ammiccando al sinuoso andirivieni
della duna di Torre Paterno,da Nemi, il lago ribolle
come il calderone della Trivia
Diana e si inseguono
I limiti di questa terra oscura
incastonata nell’aria e nel mare.
Tra la terra e il cielo
oltre la lavica calura
di questo Agosto sfrontato,
nella ritrosia fresca
di queste inconfondibili acque
che, oggi, insegui con gli occhi…
Sotto un limaccioso azzurro notte,
sembri quasi intravedere
le navi-palazzo in fiamme,
mentre un ragazzo steso
all’ombra del sambuco
ti ricorda
quanto lesto
corra il sole d’inverno.
della III edizione del Premio Nazionale di Poesia “DIANA NEMORENSIS” 2012