Alla base del PD

Creato il 21 aprile 2013 da Frankezze

Cara base del PD,

è a te che mi rivolgo, con somma compassione.
Moltitudine umiliata, bistrattata, calpestata, ingannata e sfruttata per l’ennesima, forse ultima, volta.

L’altra sera, mi sono commosso vedendoti protestare e bruciare tessere, in lacrime, mentre l’assemblea decideva i candidati che ben sappiamo.
Ti sei sentita tradita, base del PD, e anche se non era la prima volta, è probabile che sia l’ultima.
Si spera che sia l’ultima.

Dall’anno di fondazione del partito ci perdiamo in discussioni interminabili, e molto spesso il tuo giustificazionismo verso i dirigenti ha raggiunto  livelli di astrazione tali da farmi rimanere senza argomenti, che non fossero calibro 45. Fortuna che non posso permettermeli.

La bellissima Festa-delle-Primarie, momento straordinario di unità e rispetto tra le correnti, celebrata tra squilli di smartphone e profetici slogan (“Scegli il tuo Presidente del Consiglio”, ricordi?), è stata soltanto una penosa parentesi smarmellata, in cui solo tu potevi cascare, ingenua e speranzosa, ancora una volta.

Nemmeno quando il segretario ha raccontato il suo passato di lotte proletarie (il leggendario “Sciopero-dei-Chierichetti”), o ha dichiarato di ispirarsi, nel “pantheon di figure di sinistra”, a Papa Giovanni XXIII (della serie: un rivoluzionario in sacrestia), nemmeno in quel momento sei riuscita a insorgere, se non per spingere i’ Renzi. Ma se le regole del gioco sono sbagliate, non è cambiando l’arbitro che si risolve il problema. E’ necessario cambiare le regole, no?

Hai insistito per farmi votare, senza successo, per farmi dare un “voto utile”. Ma utile a chi? Ti rendi conto, base del PD, che a due mesi dalle elezioni che avrebbero dovuto rigenerare un governo e un Presidente della Repubblica, abbiamo lo stesso governo e lo stesso Presidente della Repubblica? Era forse questo, il significato profondo dei girotondi?

Base del PD, credo tu abbia sul serio bisogno di una riflessione intima, di capire bene qual è la tua visione politica, la tua cornice ideologica. Le contraddizioni vanno affrontate, tutti cadiamo in contraddizione. Non è negandole che se ne esce.
D’altra parte, è anche vero che esistono contraddizioni e contraddizioni. Ad esempio, non ho mai capito come riusciate a far coesistere un pensiero politico che si dichiara di sinistra, con questa passione sfrenata per le Hogan. Davvero, non l’ho mai capito. Ma tant’è, è un mio problema.

Dài, non fare così, base del PD.
Vieni qui, fatti abbracciare.
E poi vai per la tua strada.

Poscritto: non solo ad un Papa, sarebbe bello che un dirigente di sinistra non si ispirasse anche ad un cazzo-di-cardinale, perdìo.

L'articolo Alla base del PD è ovviamente opera di Frankezze.


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