Alla fine un nulla di fatto
Bene Pfizer, Home Depot e Du Pont. In calo Chevron, IBM e Wal-Mart. Sul Nasdaq salgono ancora Electronic Arts e Gilead Sciences.
Coloro che non hanno seguito la seduta di Borsa a New York, guardando l’esito finale, potrebbero farsi un’idea sbagliata di quanto è avvenuto, i principali indici infatti hanno terminato le contrattazioni con variazioni limitate, ma la volatilità non è mancata.
L’apertura era fortemente negativa, ma nelle prime battute arrivavano solo acquisti, per cui ben presto si azzeravano le perdite, ma, dopo aver viaggiato per un po’ sopra e sotto la parità si tornava a scendere.
Si era solo all’inizio perché sui 15.900 il Dow Jones rimbalzava nuovamente e si riazzeravano le perdite, ritrovata la freccia verde, però, ecco di nuovo le vendite, molti accusavano i sintomi del “mal di mare”, ma non era ancora finita perché i 15.900 punti avevano ancora la funzione di “tappeto elastico” e stavolta il rimbalzo proseguiva ben oltre la parità.
Sembrava proprio l’azione decisiva, ma ancora una volta arrivava un’inversione di marcia, azzerati i guadagni si affrontava l’ultima mezz’ora di contrattazione, un paio di dietro-front, quindi “ci si accontentava” di un pareggio sottoscrivibile ad occhi chiusi all’inizio della seduta, ma che invece alla fine ha lasciato un po’ di amaro in bocca.
In calo i petroliferi visto che il prezzo dell’oro nero è sceso di circa sei punti percentuali, giù anche i titoli bancari, seppur i ribassi oggi sono stati decisamente contenuti, positivi i farmaceutici ed abbiamo assistito anche a qualche buon rimbalzo.
Quota 16.000 punti per quanto riguarda il Dow Jones per il momento ha tenuto e sarebbe davvero importante che nei prossimi giorni tornassimo a veder prevalere frecce verdi.
E’ una eventualità tutt’altro che peregrina, domani e dopodomani infatti sono in programma due interventi di Janet Yellen, uno alla Camera e l’altro al Senato ed il numero uno della Fed potrebbe non deludere gli investitori.
E terminiamo dando uno sguardo al mercato valutario perché vale la pena sottolineare il ritorno in intraday di un cross Eur/Usd oltre quota 1,13 un livello che non si riscontrava dallo scorso mese di ottobre.
Dow Jones (-0,08%) rimbalza Pfizer (+1,89%) dopo un periodo estremamente negativo, ovviamente ora occorrono delle conferme, stessa sorte per Home Depot (+1,80%), mentre conferma la ripartenza E.I. Du Pont (+1,60%)
Molto volatile come da copione Chevron (-3,57%), pericoloso dietro-front di IBM (-2,29%) ed in calo anche Wal-Mart (-1,63%).
S&P500 (-0,07%) buon rimbalzo di Walgreens (+2,77%), segnali di ripresa per Capital One Financial (+2,51%) e per il biotecnologico Gilead Sciences (+2,33%)
Di nuovo sul fondo Anadarko Petroleum (-7,02%), crolla Time Warner (-6,08%) sui minimi dall’aprile 2014, e quarto ribasso di fila per Devon Energy (-4,31%).
Nasdaq (-0,35%) conferma il rimbalzo della vigilia il colosso dei videogiochi, Electronic Arts (+3,43%), stessa sorte per Netflix (+3,37%) quindi Endo Pharma (+3,10%)
Una deludente trimestrale fa sprofondare Viacom (-21,48%), scendono anche Regeneron Pharma (-6,29%), e Discovery Comm. (-5,00%).
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro