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Notte europea anche per la Lazio, che affronta in casa all’Olimpico i campioni polacchi del Legia Varsavia.
Petkovic si affida al consolidato 4-1-4-1, con Onazi schermo davanti alla difesa e Floccari unica punta. Esordio assoluto in Europa League per il 18enne Keita, ex canterano del Barcellona e l’anno scorso protagonista con la Primavera. Riposano e conservano energie per il derby di domenica Klose, Candreva, Lulic e Ledesma.
Il Legia Varsavia si presenta con un solido 4-4-1-1, con Marek Saganowski a sostenere il peso dell’attacco, mentre Ojamaa e il talento Kosecki presidiano le fasce.
I primi quindici minuti sono di studio reciproco: il Legia gioca a palla bassa e prova a fare possesso, mentre la Lazio si affida ai lanci lunghi e alle ripartenze. I polacchi, in ottima condizione fisica, sono bravi a non lasciare spazi a centrocampo e a mettere in difficoltà Cavanda e Konko sulle fasce con sovrapposizioni veloci. I biancocelesti faticano a sviluppare il gioco sulle fasce e provano ad affidarsi alla giocate di Ederson e, soprattutto, di Hernanes, ma il trequartista brasiliano è impacciato e litiga spesso con il pallone. Al 17′ Furman cerca da lontano la porta con un tiro che però finisce alto sopra la traversa. Due minuti dopo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Ederson si trova la palla sui piedi a due passi dalla porta, ma il suo tocco viene murato dagli attenti difensori del Legia. Al 21′ i polacchi non sfruttano la più nitida occasione da gol del primo tempo: lancio lungo per Kosecki che brucia sullo scatto Cana e si presenta a tu per tu con Marchetti, ma il portiere della Lazio è bravissimo ad alzare la sfera sopra la traversa con un gran colpo di reni. I giocatori del Legia sono molto aggressivi e attaccano soprattutto con gli esterni, i biancocelesti fanno fatica ad uscire dal centrocampo. Cavanda e Keita provano a vivacizzare il gioco della Lazio con alcune proiezioni offensive, ma sbagliano sempre l’ultimo passaggio. All’intervallo il punteggio è sullo 0 a 0.
Si riparte con gli stessi 22 in campo. Al terzo minuto della ripresa lancio lungo di Ederson per Floccari che aggancia bene in area ma poi si allunga troppo il pallone. La Lazio è decisamente più intraprendente, spinge sulle fasce e organizza meglio il gioco: Petkovic si è fatto sentire negli spogliatoi. Il gol arriva poco dopo, al 53′: Keita se ne va sulla sinistra con una grandissima giocata, cross al bacio sul secondo palo che Hernanes deposita in rete con un inserimento perfetto. Quarto gol in Europa per il Profeta, fino a quel momento uno dei peggiori in campo. Il Legia non ci sta e prova a reagire al 59′: palla persa a centrocampo dai biancocelesti, Broz trova il fondo e mette al centro, decisivo l’intervento di Cana che intercetta. La Lazio, galvanizzata dal vantaggio, prova ad amministrare la partita, ma la trama di gioco degli uomini di Petkovic viene continuamente spezzata dai falli tattici dei polacchi, sui quali l’arbitro Jakobsson è fin troppo indulgente. Al 67′ palo clamoroso di Hernanes: il Profeta si libera sulla sinistra, rientra e tira sul primo palo, Skaba è battuto ma il legno dice di no al trequartista laziale. Poco dopo Ederson lascia il campo a Ledesma, mentre Lulic rileva Hernanes, che riceve il tributo dell’Olimpico. Al 77′ Legia pericoloso: su calcio d’angolo, stacca più in alto di tutti Junior, ma non trova la porta. I polacchi insistono, all’81′ Radovic salta Ciani con un dribbling secco, ma Cana ancora una volta è bravo a leggere la situazione e a liberare l’area. Petkovic capisce che se continua così rischia, quindi decide di togliere Keita, applauditissimo, e di inserire Novaretti per puntellare la difesa. La Lazio chiude la partita in attacco: prima un tiro di Lulic viene deviato da Junior, poi, su successivo calcio d’angolo, imperioso terzo tempo di Novaretti e grande risposta di Skaba. Nei tre minuti di recupero, i biancocelesti gestiscono il possesso palla senza particolari problemi.
Vittoria meritata per la Lazio, che comincia con una vittoria il suo cammino in Europa League.