Alla ricerca del piacere

Creato il 30 dicembre 2011 da Ilbicchierediverso

Leggendo Alla ricerca del piacere di Richard Mason (Eianudi), si ha la sottile e persistente sensazione di essere sul punto di essere sorpresi da qualcuno, che non dovrebbe vederci né saperci in atti così lubrichi, proprio quando il piacere sta scivolando fuori dalla propria carne. Si ha dunque il tremito eccitante del gioco bilanciato nel proprio animo tra paura ed eccitazione, si vive la passionale ascesa del fisico che spinge, si getta e affonda con ogni suo poro nell’incomprensibile varco del godimento.

La storia prende le sue mosse ad Amsterdam nel 1907, una città che viene riconsegnata ai nostri giorni in una splendida e assolutamente veritiera fotografia animata, in cui ogni angolo, ogni luogo e persona sono vividamente riportate come in una vecchia pellicola.

In questa città Belle Epoque, arriva il giovane Piet Barol cui le avventure dell’adolescenza avevano insegnato quanto fascino esercitasse su gran parte delle donne e su molti uomini, abbastanza maturo da considerare questo vantaggio in maniera pragmatica, abbastanza giovane da mostrarsi immodesto e abbastanza esperto da intuire che forse si sarebbe rivelato un fattore decisivo in quella e in altre circostanze. Giovane e bellissimo a percorrere le strade cittadine per un colloquio di lavoro con Jacobina Vermeulen-Sickerts, moglie di uno dei più rappresentativi ricchi locali- che cerca un nuovo tutore per il suo figlio maschio Egbert, un giovane problematico che non vuole più uscire di casa da anni. Con molta facilità, Piet – figlio di un’insegnante di pianoforte di larghe vedute e di un impiegato universitario- conquista il posto grazie all’arte innata di pizzicare le corde nascoste del desiderio e comincia l’attento e rigoroso gioco di seduzione con la signora. Ogni pagina regala una complicità voyeuristica con il protagonista e i personaggi della famiglia in cui vive, ogni pagina è una piccola patina che ricopre gli occhi, li appanna, li confonde facendo cambiare percorso al sangue, ai pensieri e rilasciando alcune membra per straziarne altre.

In questo marasma giocoso di erotismo (eterosessuale e omosessuale) e autocompiacimento del protagonista c’è anche molta riflessione sulla propria esistenza, ci sono paure nascoste che emergono quando c’è la consapevolezza di un’ammirazione innata per l’uomo che si sta oltraggiando portandosi a letto la moglie, c’è la rabbia piccolo borghese di chi ammira e conosce la bellezza ma non ha mai avuto modo di viverla pienamente se non in sporadici casi da ragazzo con la madre –figura centrale nella sua marginalità nella narrazione- che continua ad essere l’unica donna che lo abbia mai capito e fatto uomo. Il senso di responsabilità verso il figlio dei padroni di casa e i suoi problemi, i suoi fantasmi, le sue fobie che gli impediscono da ormai troppo tempo di uscire di casa e che lo relegano in un mondo fatto di schemi da ripetere all’infinito. Una situazione tragica di cui Piet Barol è osservatore e poi co- protagonista.

Tutto si evolve nel romanzo di Mason, cresce lievita e quando sembra aver raggiunto il massimo volume, ricomincia a crescere e fa uscire Piet dalla casa, lo porta in viaggio, verso il sud Africa.

Leggendo si affonda in un modernissimo romanzo picaresco, ironico, eccezionale nella sua dimensione letteraria che porta il lettore, tra varie ed elegantissime avventure, alla scoperta di un piacere che sa scuotere la mente e che continua dove solo Dio sa tenerci lontano.

 

ALLA RICERCA DEL PIACERE

Autore: Richard Mason

Einaudi- pp.gg. 299- € 20.00- 2011

Buona scelta

IBD

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