Alla ricerca dell'oro nero

Creato il 10 luglio 2015 da Maria Materia @MariaMateria1

Non bastava lo Sblocca-Italia a trasformare l'Italia in un enorme colabrodo... trivella di qua e trivella di là alla ricerca dell'oro nero che, sempre ci sia davvero, arricchirà le compagnie petrolifere a discapito del territorio...

anche il Tar Basilicata ci mette di suo e dando ragione alla AleAnna Resources LLC, compagnia petrolifera americana, annulla la delibera della regione Basilicata e da il via libera a una trivellazione esplorativa per verificare l’esistenza di un giacimento.


Jacopo Giliberto nel suo interessante articolo parla di divieti posti dalla Regione “...a capocchia adducendo motivi di fantasia”...ovvero secondo l'opinione dei giudici del Tar il pozzo di ricerca non provoca danni ambientali e in particolare danni “immediati” alle vigne e alle falde acquifere, inoltre non determina consumo di suolo significativo.
Ok... diamo per scontato che sia davvero così... mettiamo che il pozzo di ricerca non sia dannoso, ma il pozzo di ricerca è in ogni caso preludio di un successivo impianto.
Non v'è dubbio che se il pozzo esplorativo potrebbe non essere di grande impatto ambientale, di certo l'impianto estrattivo che ne potrebbe conseguire lo sarebbe.
Se il pozzo di ricerca dovesse trovare veramente l'agognato oro nero, allora la compagnia petrolifera americana, e sottolineo americana,  al fine di ricordare che i proventi non sono a beneficio della popolazione della Basilicata, se il petrolio ci fosse davvero poi la compagnia non si accontenterebbe di un singolo pozzo di ricerca ma vorrà realizzare un impianto per l'estrazione completo.
E il Tar che fa? Valuta l'mpatto del pozzo di ricerca e dice che non produce danni "immediati"... Ma di che stiamo parlando? Valutiamo l'impatto ambientale di un pozzetto di ricerca preludio di qualche cosa di più grande? E quando valutiamo l'impatto ambientale dell'impianto che potrebbe nascere in un prossimo futuro?
La Basilicata è nei sogni di qualcuno il potenziale Texas italiano, il 60% del suo territorio è interessato da attività di ricerca e persino il parco nazionale dell’Appennino lucano, Val D’Agri e Lagongerse è assediato dai novelli J.R. Ma io mi chiedo 60% del territorio di una sola regione non sarà un po' troppo?
Per approfondire:
http://www.greenreport.it/news/aree-protette-e-biodiversita/le-trivelle-basilicata-dopo-lo-sblocca-italia-permessi-petroliferi-93-comuni/
http://it.ibtimes.com/basilicata-pericolo-trivelle-mezza-regione-e-nessuno-sapeva-1386377
http://blogeko.iljournal.it/basilicata-altre-trivelle-per-poche-gocce-di-petrolio-e-spremuto-il-60-del-territorio/69184