Alla ricerca della leggerezza perduta

Da Atlantidekids @Atlantidekids

La leggerezza perduta, di Cristina Bellemo e Alicia Baladan – 2013, Topipittori

Tra tutti i libri ricevuti in questa settimana in attesa di essere letti, La leggerezza perduta aveva trovato il suo posto nella parte più umile e in ombra della mia libreria. Non conoscevo le autrici, mentre dalla pila, ammiccanti, mi strizzavano l’occhio Ungerer e Browne. Mea culpa, ci sono circostanze in cui mi ritrovo a pagare le abitudini e le passioni (di buono hanno che non sono passeggere) depauperando la possibilità di meravigliarmi consolidandole. Ebbene, probabilmente questa attitudine ha subito anch’essa il contraccolpo della meraviglia; perché quando ci si imbatte nella meraviglia è complesso tornare sui propri passi, e nessuno, me compresa, è così sciocco dal volerlo fare: sfogliare un libro non ha senso, non ho mai pensato che ne avesse anche solo per la superficialità che un gesto come questo si porta sulle spalle; per il mestiere che mi sono scelta è essenziale concentrarsi; lo sfogliare diviene quindi mero atto meccanico volto all’assimilazione, alla scoperta, al piacere e, nei casi più fortunati, alla meraviglia appunto. La leggerezza perduta, dunque, di Cristina Bellemo e Alicia Baladan, coinvolge e ha una qualità rara: coniuga il senso pratico della realtà con la resa immaginifica dell’irrealtà in maniera esemplare e con una naturalezza che induce alla lettura rapita, quella che i bambini ricercano (e gli adulti spesso agognano: un testo che incolli alle pagine nutrendo chi legge), chiedono a viva voce, in qualsiasi ora del giorno e, ahimè!, della notte.

La leggerezza perduta, di Cristina Bellemo e Alicia Baladan – 2013, Topipittori

Le pagine si svolgono in tavole che sono affreschi, o meglio ancora, arazzi; arazzi medievali portatori di richiami alla modernità talmente tanto bene integrati tra un punto e un altro della trama, da dar luogo a un “surrealpopmedievalismo” delizioso, intrigante ed elegante. Ritrovo Magritte e il suo Castello nei Pirenei; ripenso agli altri mondi di Escher, che ritorna anche nei mosaici che compongono scale e pavimenti; ritrovo la Tentazione di Sant’Antonio senza l’inquietudine e priva dell’angoscia che contraddistinguono Dalì. Il testo si dipana con leggerezza, senza voler istruire o suggerire significati altri, racconta una storia che è perfetta dalla prima fino all’ultima riga. Esempio illuminante di come possano essere vivi e produttivi il talento e la passione quando si incrociano a doppio filo con la competenza.

La leggerezza perduta, di Cristina Bellemo e Alicia Baladan – 2013, Topipittori

C’era una volta un castello in piena regola: con il suo borgo, col suo re e i suoi abitanti, compresi cavalieri con tanto d’armatura. L’unica eccezione è che il castello s’adagia non sulla terra ma su una nuvola, e questo da quando si ha memoria. Giorno dopo giorno, anno dopo anno, però, gli abitanti hanno accumulato in uno spazio che è giocoforza limitato, gli oggetti più disparati, specchio di sentimenti e attitudini altrettanto variegate. Tanto è stracolmo da incominciare a scricchiolare sotto il peso delle cose, rischia di sprofondare. L’unica soluzione è di liberarsi del superfluo (con un’attenzione al lessico che rimane tra le righe arricchendolo), e così ordina di fare a tutto il suo popolo il re Celeste, che per fortuna, accumulando di tutto non ha ancora soffocato del tutto la reale saggezza.

La leggerezza perduta, di Cristina Bellemo e Alicia Baladan – 2013, Topipittori

Tutti si liberano di qualcosa e nel farlo ne acquisiscono altre, senza peso ma considerevolmente più consistenti. C’è chi rinuncia alle passeggiate a motore o al frullatore per montarsi la testa, così come chi tenta di liberarsi di ansie e paure lanciandole oltre i merli del castello. I risultati sono immediati e salvifici.

È un castello la cui leggerezza rimanda a Calvino: i suoi cavalieri hanno radici rampanti, talvolta dimezzate, altre ancora invisibili. Il tono è quello tanto ambito e diretto a là Rodari. È un castello nel cielo che associo anche ad Hayao Miyazaki, alla sua levità. Non mi serve altro per dire che questo è un albo che rientra a pieno titolo tra quelli che non possono mancare nella libreria dei vostri bambini.

Titolo: La leggerezza perduta
Autore: Cristina Bellemo, Alicia Baladan
Editore: Topipittori
Dati: 2013, 32 pp., 20,00 €


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • La vetrina degli incipit - Giugno 2015

    L'incipit in un libro è tutto. In pochi capoversi l'autore cattura l'attenzione del lettore e lo risucchia nel vortice della storia. Oppure con poche banali... Leggere il seguito

    Il 01 luglio 2015 da   La Stamberga Dei Lettori
    CULTURA, LIBRI
  • Luci e ombre di Calabria

    Sono "emigrante". Nel senso che sono emigrata alla fine degli anni Novanta dalla Calabria al Lazio. Sono una di quegli emigranti senza il richiamo forte delle... Leggere il seguito

    Il 01 luglio 2015 da   Luz1971
    CULTURA, LIBRI
  • Jurassic World - senza spoiler

    Comprate il biglietto. Entrate in sala. Appena si spengono le luci spegnete il cervello. Non chiedete. Non pensate. Non dubitate. Allora Jurassic World sarà un... Leggere il seguito

    Il 01 luglio 2015 da   Flavio
    CINEMA, CULTURA, FUMETTI, LIBRI
  • Anteprima: So che ci sei di Elisa Gioia

    So che ci seidi Elisa GioiaPrezzi Cartaceo: € 18,50 Ebook€: 9,99Pagine 406Pubblicato a giugno 2015ISBN 978-88-566-4445-6C’è qualcosa di peggio che essere tradit... Leggere il seguito

    Il 30 giugno 2015 da   Madeline
    CULTURA, LIBRI
  • Clock Rewinders #17

    Buona sera amici lettori,pensavate mi fossi dimenticata eh!! No no, l'ultimo giorno del mese qui si festeggia con un recap di ciò che è avvenuto sul blog nel... Leggere il seguito

    Il 30 giugno 2015 da   Eliza
    CULTURA, LIBRI
  • [CS] #neve4me! Our colors, your personality! con Neve Cosmetic

    Colora la tua estate con la nuovissima palette da 4 cialde di Neve Cosmetics!Manifestiamo la nostra personalità attraverso il colore. Leggere il seguito

    Il 30 giugno 2015 da   Valentina
    BELLEZZA, PER LEI