I protagonisti del design, ma anche le grandi aziende fashion e del lusso da anni impegnate nel settore dell’arredo e dei complementi, tornano al consueto appuntamento di aprile a Milano: il Salone del Mobile. E Xenesys non poteva mancare.
Le nuove collezioni degli oltre 2.500 espositori hanno attratto a Milano 300.000 visitatori, per un’edizione costellata di eventi, incontri, serate e documentata sotto ogni aspetto sui social media: una trasformazione che ogni primavera interessa Milano, avvicinandola alle grandi capitali europee. Ecco il sintetico punto di vista di un system integrator, alla ricerca della tecnologia in un settore che tradizionalmente non la ricerca.
App presente
Oltre alla guida cartacea, il COSMIT ha realizzato direttamente una app mobile per l’orientamento all’interno della fiera. Leggera, completa, un buon supporto per muoversi con tutte le informazioni necessarie a portata di tap. Bene!
Tablet assenti
Tanti visitatori internazionali, tanti buyer (buone notizie), ma anche tanta carta e poca tecnologia in azione. Per quello che è il più importante momento di incontro tra offerta e domanda specializzata, quasi assenti i tablet per mostrare cataloghi, listini, contenuti digitali extra sui prodotti o raccogliere ordini in maniera guidata davanti al cliente.
Se si può intendere il salone come un enorme showroom, dove i buyer effettuano ordini, le tecnologie retail diranno sicuramente la loro negli anni a venire. Noi siamo preparati.
Digital signage sì
Più deciso l’utilizzo del digital signage per veicolare informazioni aggiuntive e attrarre i visitatori attraverso filmati e animazioni trasmessi da videowall installati all’interno e all’esterno dello stand. Proprio come nei punti vendita veri e propri. Il digital signage è un aspetto importante del retail management e della customer experience e da alcuni è stata usata al Salone, aggiungiamo, in modo sapiente ed efficace, ad esempio Futura.
Il protagonista della tecnologia
Ci ha pensato Samsung, con uno stand solo, a ribaltare completamente la prospettiva tecnologica: con il suo smart office, Samsung pone l’internet of things al centro dell’ufficio contemporaneo: un ecosistema di dispositivi interconnessi interagiscono tra loro e con i visitatori simulando una più confortevole vita lavorativa. Circondato da un videowall fatto di 48 grandi monitor di digital signage, lo stand di Samsung mostra la gestione intelligente di un ufficio portata all’ennesima potenza: dalla gestione dell’aria condizionata tramite smartphone, al controllo degli schermi con il movimento delle mani o con la voce, fino alla gestione dei contenuti digitale tramite private cloud.
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