Alla riscoperta di un illustre tursitano: il “Maestro” Vincenzo Cristiano. Presentazione del volume di poesie “Foglie secche e note gaie”.

Creato il 21 novembre 2012 da Ecodibasilicata

Proseguono a Tursi gli incontri culturali ospitati nella “Casa-Museo Albino Pierro” e promossi dal Centro Studi e Parco letterario intitolato al poeta della “terra del ricordo”. Sabato, 24 novembre (ore 18.30) verrà presentato il libro “Foglie secche e note gaie”, la prima delle due raccolte di poesie del “maestro” tursitano Vincenzo Cristiano, rieditata nel 2006 (dopo mezzo secolo) da Archivia (con note di Luigi Caldararo, Zaccone E Rocco Campese) mentre la seconda, sempre per la casa editrice rotondellese, uscirà in tiratura limitata e numerata per fine anno.

Ai saluti di Franco Ottomano, Presidente del Parco letterario “Albino Pierro” e del Sindaco di Tursi, Giuseppe Labriola, farà seguito un breve intervento di Battista D’Alessandro (giornalista e curatore delle riedizioni) e quindi l’ampia relazione sull’illustre tursitano di Luigi Caldararo, insegnante e artista. Sarà presente Angela Falcone, pronipote del “Maestro” Cristiano.

Un omaggio a una delle più importanti “voci” poetiche tursitane vissuto tra Tursi e Moliterno tra la seconda metà dell’800  e la prima del ‘900, al quale si deve già l’utilizzo, in forma scritta, del dialetto come espressione popolare.

La serata culturale è, quindi, l’occasione per presentare il libro riedito da Archivia “Foglie secche e note gaie” che l’Autore fece stampare a sue spese presso la Tipografia degli Orfanelli a Tursi nel 1951 mentre la seconda “Poesie” uscì alla fine dello stesso anno.

Vincenzo Rocco Lazzaro Cristiano era conosciuto semplicemente come il “Maestro Cristiano” ed era nato a Tursi nel 1865 dove si spense nel 1952. Dedicò l’intera vita all’insegnamento, prima insegnante e poi direttore, tra mille difficoltà, in quella scuola pubblica che mosse i suoi primi passi nel periodo post-unitario. La produzione poetica di Vincenzo Cristiano rappresenta un importante documento della quotidianità (non solo tursitana) per il periodo in cui il “Maestro” visse.

Battista d’Alessandro


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