Nelson Mandela. Fonte Foto: comboniani.org
Visitare il SudAfrica attraverso i luoghi che hanno visto crescere la persona e il mito di Nelson Mandela è un’esperienza unica, capace di far scoprire l’essenza di un grande uomo e di un popolo che ha saputo cambiare seguendo il suo leader. Il viaggio sulle tracce di Nelson Mandela ha come punto base la città di Johannesburg. Qui sorge il Nelson Mandela Bridge, una delle tante opere dedicate all’ex leader ma forse quella più significativa. Si tratta del più grande ponte strallato mai costruito nell’Africa meridionale, ormai meta fissa per tantissimi turisti provenienti da ogni parte del mondo. Dopo aver ammirato il ponte, merita una visita anche Nelson Mandela Square, la piazza dedicata al leader in cui si trova anche una statua che lo raffigura. Ma nella città di Johannesburg sono accaduti avvenimenti importanti della vita di Mandela. Il Liliesleaf Heritage Site è il luogo in cui si è svolto Rivonia Treason Trial, il processo che sentenziò la condanna e l’incarcerazione di Nelson Mandela, mentre Constitution Hill è la prigione che ha ospitato molti prigionieri politici, tra cui anche lo stesso Mandela.
Nelson Mandela e gli anni di prigionia a Robben Island
Tra i luoghi simbolo dell’esistenza di Nelson Mandela, un posto d’eccezione lo merita senz’altro Robben Island (www.robben-island.org.za), luogo simbolo della lunga strada verso la democrazia del Sudafrica. Qui una forte emozione colpisce gran parte dei visitatori che possono toccare con mano cosa hanno patito i tanti prigionieri, spesso politici, e Nelson Mandela nei suoi lunghi anni di prigionia. Questo luogo rappresenta oggi un patrimonio non solo per il SudAfrica ma per tutto il mondo, come sancito dall’Unesco che ha scelto di inserire Robben Island tra i luoghi Patrimonio dell’Umanità. L’isola si raggiunge da Città del Capo attraverso innumerevoli traghetti che partono alla volta di questo luogo. Qui merita una visita la prigione ma anche il museo dedicato a Mandela. Questi quando uscì dal carcere dopo 27 anni, era ormai un uomo, un uomo che aveva saputo perdonare ed era pronto a cambiare il mondo.