Alla scoperta della Chinatown newyorkese: dalle origini a oggi.

Creato il 14 aprile 2014 da Martinaway @MartinawayTB

Potrebbe sembrare un controsenso, ma la comunità cinese di New York è il risultato dell’espansione territoriale e commerciale verso il selvaggio west degli Stati Uniti, che portò, attorno al 1850, migliaia di persone a migrare dalle province del sol levante per arricchirsi. New York è sulla costa atlantica, mentre i bacini auriferi e le grandi ferrovie in costruzione che avevano bisogno di mano d’opera si trovavano in California, sulla costa pacifica, quando però le linee ferroviarie vennero terminate e le miniere prosciugate, l’unico modo per arricchirsi era spostarsi verso le grandi città dell’est, più avanzate e in continuo sviluppo, prima fra tutte, neanche a dirlo, la Grande Mela.

Visto il forte afflusso di persone, provenienti soprattutto dalla Cina (nel 1880 erano circa diecimila i cinesi presenti a New York), nel 1882 venne varata una legge denominata Chinese Exclusion Act, che ne bloccò l’immigrazione. Gli orientali della città, che lavoravano principalmente nel settore manifatturiero o avevano avviato piccole attività commerciali (come le famose e numerosissime lavanderie), per proteggersi dal razzismo e dalle violenze, decisero di riunirsi in un’unica area facendo nascere quella che oggi è la più grande comunità cinese al di fuori del continente asiatico: la Chinatown di Manhattan.

Quando il Chinese Exclusion Act venne abolito dopo la metà del ventesimo secolo, New York ha registrato un importante nuovo afflusso di immigrati provenienti dall’Asia e oggi Chinatown conta circa 100.000 persone, mentre in tutta Manhattan sono circa 195.000 gli abitanti di origine asiatica, anche se le cifre sono molto approssimative a causa dell’alto numero di clandestini (se invece si tengono in considerazione tutti i boroughs newyorkesi, gli immigrati asiatici raggiungono il milione, circa il 13% della popolazione).

“…New York ha registrato un importante nuovo afflusso di immigrati provenienti dall’Asia e oggi Chinatown conta circa 100.000 persone…”

L’espansione caotica ed esponenziale di Chinatown ha causato la progressiva scomparsa del quartiere ebraico del Lower East e di Little Italy, famosissima zona popolata dai migranti italiani. L’area è oggi una vera e propria città nella città, con un suo parco caratteristico, Columbus Park, dove gli abitanti si ritrovano per giocare a dama o a mah jong, per fare arti marziali o tai chi oppure ascoltare l’opera cinese. A sud di Columbus Park c’è una zona resa nota dal film di Martin Scorsese, Gangs of New York: il quartiere di Five Points, sede delle prime case popolari, chiamato così perché punto d’incontro di cinque strade (ora Baxter, Worth e Mosco Street). Un angolo di Chinatown dedicato al ricordo è invece il Kim Lau Memorial (risalente al 1962), a Chattan Square: un monumento in onore degli americani di origine cinese morti durante le guerre combattute dagli Stati Uniti.

“… il Kim Lau Memorial (risalente al 1962), a Chattan Square: un monumento in onore degli americani di origine cinese morti durante le guerre combattute dagli Stati Uniti.”

L’arteria principale di Chinatown è Canal Street, famosa per i suoi venditori ambulanti che cercano di vendere borse e orologi falsi a turisti e locali, ma tutta la zona è viva e ricca di curiosità, soprattutto durante i fine settimana: ristoranti con le anatre arrosto in vetrina, crostacei e pesci nelle vasche che guardano i passanti, bancarelle che vendono di tutto e di più, negozi e alimentari dai profumi esotici, parrucchieri e barbieri ammassati gli uni accanto agli altri. Le stradine laterali, meno turistiche, sono il vero cuore di Chinatown, con i negozi incastrati in un tetris infinito di vetrine e scaffali, ma l’atmosfera della vera Cina in America si respira durante il Capodanno Cinese. La prima notte di luna piena dopo il 19 gennaio, le strade si animano di dragoni colorati, danze, suoni e colori tipici di questa particolare festività e gli uomini, grazie ai fuochi d’artificio, scacciano gli spiriti del male. A mantenere viva la cultura e la lingua ci pensano anche i cinema in lingua, i centri culturali e i templi buddisti.

“Le stradine laterali, meno turistiche, sono il vero cuore di Chinatown, con i negozi incastrati in un tetris infinito di vetrine e scaffali…”

Tra Canal, Baxter e Walker Street è presente un chiosco informazioni, l’Explore Chinatown, dove un abile personale vi potrà consigliare negozi, eventi e ristoranti per scoprire al meglio questa zona esotica di Manhattan. Niente vi impedisce però di esplorare il quartiere in lungo e in largo, lasciandovi guidare dall’istinto e dalla curiosità o dalle note di qualche musicista di strada. Chinatown è un angolo orientale nell’occidentalissima America, un luogo così vicino ai grattacieli del quartiere finanziario, eppure lontanissimo. Uscendo dalla metropolitana vi sembrerà di essere stati catapultati oltreoceano, se arrivate a piedi dal Financial District crederete di aver attraversato uno specchio magico senza esservene resi conto. Anche questa è New York, anche se ha gli occhi a mandorla.

“Niente vi impedisce però di esplorare il quartiere in lungo e in largo, lasciandovi guidare dall’istinto e dalla curiosità o dalle note di qualche musicista di strada.”

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MAPPA E INFO

Chinatown si trova nella parte meridionale di Manhattan. Per raggiungerla il mezzo più comodo è la metropolitana: linea rossa (1, 2 o 3) o verde (6) con fermata locale, linea blu (A, C o E) o linea gialla (J, Q, R o Z) con fermata express, tutte le fermate sono su Canal St. Per capire come utilizzare la metro, clicca qui.

“Chinatown si trova nella parte meridionale di Manhattan. “



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