Con questo guest post termina il dettagliato racconto di viaggio che McBlade ha scritto per la raccolta “Scotland, my love“. Ma McBlade ha in serbo una piacevole sorpresa per tutti noi appassionati di Scozia, per cui… non finisce qui! Stay tuned!
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Giorno 9 – mercoledì 17 agosto
Finalmente ce ne andiamo da questo posto dimenticato da Dio e approdiamo sulla meravigliosa isola di Skye: paesaggi indimenticabili, se fossimo stati qui un mese non mi sarei mai annoiato.Percorriamo la parte orientale dell’isola in senso antiorario, dirigendoci quindi da Portree verso Staffin. Qui le scogliere a picco sul mare la fanno da padrona, insieme alle cascate e a monti con forme strane: Old Man of Storr, Kilt Rock, delle cascate prima del Kilt Rock di cui non ricordo il nome. Il consiglio è innanzi tutto di portarvi il pranzo al sacco perché qui la natura è incontaminata. In secondo luogo scarpe da trekking e poi via su per i prati fino a dove riuscite ad arrivare con la vista!! Credo che un luogo valga l’altro, l’importante è arrivare dove osano le pecore!!!!!!
Proseguiamo il nostro giro sulla Staffin Beach, spiaggia che dal colore sembra vulcanica. Qui ci fu un insediamento preistorico e si dice che due segni sulla scogliera sono due orme di dinosauro (poco visibili e anche poco credibili a mio avviso).
Avanzando nel nostro itinerario (la strada è una sola, non la potete sbagliare) si arriva al Duntulm Castle, un rudere davvero troppo rudere anche per noi. I resti del castello sono un po’ insignificanti e anche pericolosi, ma il panorama da qui è mozzafiato, quindi sosta consigliata. Finiamo il nostro giro di Skye sponda orientale percorrendo strade che ci regalano scorci meravigliosi, in una rara giornata di sole splendente.
Rientrati a Portree, dove alloggeremo, visitiamo la città: bella. Ideale come base per visitare l’intera isola, con molti ristoranti e un gelato buonissimo!!!!
Giorno 10 – giovedì 18 agosto
Oggi visiteremo la parte occidentale dell’isola, partendo dal Dunvegan Castle: il castello in sé non è nulla di particolare, abbastanza anonimo. Però i giardini circostanti sono stupendi: tantissimi fiori bellissimi, alcuni dei quali da noi non si vedono!
Ci spostiamo dal castello verso le Coral Beaches, spiagge bianche che ricordano incredibilmente le Maldive! Le spiagge si raggiungono a piedi dopo aver lasciato la macchina in un parcheggio segnalato. Durante il percorso in macchina verso le spiagge abbiamo la fortuna di vedere un gruppo di foche su un isolotto in mezzo al mare!!!!!!! Per vederle bene è necessario avere un binocolo (che ci ha prestato il proprietario del B&B) e probabilmente le troverete sempre lì a dormire visto che ci sono escursioni in barca per avvistarle che partono proprio dal castello. Le spiagge sono di rara bellezza e incontriamo anche qualcuno che fa il bagno!!! Posto assolutamente consigliato!!
A questo punto la massa di turisti si dirige verso Neist Point, il faro. Noi però abbiamo deciso di battere un’altra pista e direi che abbiamo fatto bingo: destinazione Ramasaig. La strada è disastrata, con buche molto profonde, però non abbiamo incontrato nessun’altra macchina ne all’andata, né al ritorno, anche perché ad un certo punto la strada finisce. Quando arrivate ad 1 km da Ramasaig parcheggiate la macchina in uno spiazzo sulla sinistra e salite la collina fino in alto, dove c’è il filo spinato per proteggere le pecore dai dirupi: da lì il panorama è incredibile e potrete vedere anche Neist Point di fronte a voi!! Se proseguite verso sinistra costeggiando il filo spinato vi troverete davanti qualcosa di sbalorditivo: un intero villaggio grande come tutta la vallata abbandonato, di cui sono rimasti solo dei ruderi, delle tracce che indicano i perimetri delle antiche case. Questo è un esempio abbastanza chiaro degli effetti dello spopolamento delle Highlands. Un percorso tra questi resti è davvero emozionante. Da questo punto si può vedere la strada, quindi al ritorno abbiamo preferito seguire quella per ritrovare la macchina, anche perché si era fatto abbastanza tardi.
Rientriamo a Portree carichi di emozioni.
Giorno 11 – venerdì 19 agosto
Partiamo presto per la traversata della Scozia: oggi si ritorna vero Edimburgo, a Dunfermline. Lungo il percorso ci fermiamo diverse volte: la prima sosta è al Blair Castle. Siamo di fretta e il castello non sembra promettere molto bene, così prendiamo il biglietto solo per il parco. Anche il parco non è nulla di che, l’unica cosa degna di nota è il parco dei cervi dove pascolano liberamente tanti cervi e cerbiatti.
Proseguiamo il viaggio e pranziamo a Pitlochry, cittadina bellissima, sosta consigliata.
Arriviamo poi a Dunfermline dove depositiamo i bagagli e ripartiamo subito alla volta di Culross, dove ceneremo. Culross è davvero un borgo molto caratteristico, dove non ci si deve accontentare di visitare la parte bassa. Salendo infatti verso la parte alta troverete la magnifica abbazia, davvero molto suggestiva.
Riusciamo a cenare nell’unico ristorante del paese e poi andiamo a dormire consapevoli che ormai la vacanza volge al termine.
Giorno 12 – sabato 20 agosto
Abbiamo il volo alle 19.35, quindi il giorno è dedicato a qualche ultima visita. Prima di tutto andiamo a vedere le famigerate tombe dei re nell’abbazia di Dunfermline, dove riposa tra gli altri Robert the Bruce. A lato i ruderi dell’antica abbazia.
Successivamente ci spostiamo verso l’Aberdour Castle, altro castello diroccato che si può visitare gratuitamente se, come nel nostro caso, sono tutti intenti nell’organizzare il banchetto per un matrimonio!!
Pranziamo in un centro commerciale vicino all’aeroporto di Edimburgo per poi restituire la macchina e, mestamente, apprestarci a prendere il volo che ci riporta nella calda pianura padana.
Un viaggio in Scozia è qualcosa che consiglio a chiunque, vi rimarrà nel cuore. Il consiglio più importante è quello di lasciarsi guidare dalla voglia di scoprire e di esplorare, senza seguire la massa di turisti…