Alla scoperta di Pulcinella, simbolo della napoletanità nel mondo!

Creato il 18 novembre 2014 da Vesuviolive

Pulcinella è la maschera più conosciuta della tradizione partenopea e simbolo indiscusso del popolo napoletano di cui ne incarna lo spirito ingenuo ma anche furbo, spontaneo e generoso.

Credulone, mattacchione e fanciullesco, Pulcinella è sempre in attività,  pronto ad architettare qualche imbroglio e a compiere burle e dispetti a chi non asseconda i suoi capricci. Famoso per il suo modo buffo e farsesco di camminare, la sua peculiarità è quella di non saper custodire alcun segreto o confessione, da qui deriva l’espressione “segreto di Pulcinella“, ovvero quando una cosa che dovrebbe rimanere segreta viene invece “spiattellata” a tutti.

Pulcinella indossa un camicione bianco, con una cinta nera in vita ed ha il volto coperto da una maschera che ne copre il viso solo a metà. Ha un naso aquilino ed il viso rugoso, con occhi molto piccoli, caratteristiche che gli conferiscono il tipico aspetto di un gallo.

Per quanto concerne la genesi, pare che questa maschera sia stata inventata dall’attore  Silvio Fiorillo, nei primi anni del seicento, ispirandosi ad un contadino di Acerra, Paoluccio della Cierra, detto anche Puccio d’Aniello così come raccontato dettagliatamente in un articolo pubblicato sul blog famedisud.it.

Secondo alcuni, invece, le origini di Pulcinella sarebbero ben più remote. Risalirebbero, infatti, al IV secolo a.C. e ricondurrebbero ad un personaggio delle Fabule Atellane romane, un certo Maccus, che recitava satire indossando una mezza maschera. Altri lo ricollegano a Kilkirrus, una maschera dall’aspetto animale che sembra rievocare la maschera di Pulcinella. In ogni modo, fu grazie a Fiorillo che nacque come vero e proprio personaggio della commedia dell’arte. Oltre alla Commedia dell’Arte , la maschera di Pulcinella si è sviluppata in maniera del tutto indipendete nel teatro dei burattini, di cui ne è l’emblema.

Anche l’origine del nome “Pulcinella” è incerta: alcuni lo ricollegano, come già accennato, a Puccio D’Aniello, in particolar modo  per assonanza. Altri, invece, sostengono che derivi semplicemente da “Pulcinello“, ossia un piccolo pulcino, a causa del naso piuttosto ricurvo. Tuttavia il nome ha subito, nel corso dei secoli una trasformazione: all’inizio il personaggio prese il nome di “Policinella”, come si puà notare dalla stessa commedia di Silvio Fiorillo.

La maschera di Pulcinella simboleggia metaforicamente il popolo partenopeo che, stanco degli abusi e delle umiliazioni dell’alta borghesia,  si ribella ai potenti. Pulcinella, potrebbe essere definito in un certo senso, l’anima vibrante del popolo estrinsecata attraverso la voglia di rivincita di quest’ultimo. Con la sua ironia  e con la sua forza prende in giro il potere, evidenziando la voglia di vivere superando ogni sorta di ostacolo.