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Allacciate le Cinture: Perturbazioni del Cuore e Precipitazioni della Vita

Creato il 10 marzo 2014 da Dietrolequinte @DlqMagazine
Andrea Lupo 10 marzo 2014 cinema, primo piano, vedere Nessun commento

Allacciate le Cinture: Perturbazioni del Cuore e Precipitazioni della Vita

A mano a mano ti accorgi che il vento

Ti soffia sul viso e ti ruba un sorriso

La vecchia stagione che sta per finire

Ti soffia sul cuore e ti ruba l’amore

Il mélo, al cinema, funziona quasi come una scienza esatta. Non ammette errori o esitazioni. Non accetta strade facili o soluzioni concilianti. Se un film è davvero un melodramma allora è lecito attendersi che di cuori (ardenti) giunti in sala ne spacchi almeno un po’. Ne sa qualcosa Ferzan Ozpetek, regista che da quasi vent’anni ammanta il suo prezioso assolo sull’anima (pubblica e privata) del bel paese col raso tipico dei sentimenti. Telaio di diversità sussurrate con pudore o teatro di crisi personali lancinanti, corroborate spesso da una risata terapeutica dono degli amici, il cinema di Ozpetek sposa la causa del sentimento con un trasporto raro nel cinema italiano di oggi, correndo talvolta il rischio di sbandare. Ma importa poco se in quelle generose pellicole ogni tanto si esce fuori strada. Perché la cosa più importante è solo arrivare a destinazione.

Allacciate le Cinture: Perturbazioni del Cuore e Precipitazioni della Vita

Prendi allora una canzone grintosamente reinterpretata da Rino Gaetano e falla diventare la miccia silenziosa di un (bellissimo) trailer che gioca coi ralenti all’indietro (gustosa allusione alle evoluzioni narrative del lungometraggio). Pigia la mano sulle ispirate parole di Cocciante che da sole preludono ad amori in cerca di salvezza sul finire dell’estate. Cogli i visi nel momento in cui su di essi maturano le burrasche o si accende il sole. Ecco che il mélo ha già centrato il primo ingrediente base della sua complessa ricetta: ti ha avvinto con la sola musica e poi stregato di immagini. Il resto lo fa(rà) il film, col suo Salento che infuoca senza mostrare amplessi, una protagonista che si muove fragile ed eterea in mezzo agli sconquassi del solito Saturno (contro) e quegli amici – mine vaganti toccati in sorte e dai quali non vorremmo separarci mai. Bozzetti? Forse. Favola? Probabile. Di certo vi è che non si esce vuoti da questa visione. Meno corroborati magari da una soluzione positiva (in fondo nella vita chi lo sa come va a finire davvero?), più saldi però su quelle uniche certezze che abbiamo a disposizione (l’amore così come il mare, la spiaggia e un vento battente che ci ricorda chi siamo).

Allacciate le Cinture: Perturbazioni del Cuore e Precipitazioni della Vita

Raccontare questa storia non è affatto necessario perché in fondo è stata già raccontata mille volte. Limitiamoci a viverla, liberi dai pregiudizi e con le cinture ben strette. Sarà un viaggio comunque memorabile.

Allacciate le Cinture: Perturbazioni del Cuore e Precipitazioni della Vita


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