Allacciate le cinture, viaggio tra le colonne sonore di Ferzan Ozpetek

Creato il 04 marzo 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

4 marzo 2014 • Colonne Sonore, Vetrina Cinema

Allacciate le cinture, perché stiamo per partire in un viaggio attraverso le colonne sonore dei film di Ferzan Ozpetek. Il regista turco naturalizzato italiano ha sempre messo tutto il suo cuore e i suoi gusti musicali nella selezione dei brani utilizzati per accompagnare le sue pellicole. Nella sua celebrata pellicola d’esordio, Il bagno turco, le atmosfere prevalenti sono quelle mediorientali, anche a un livello sonoro, così come nel suo secondo lavoro, Harem Suare. In questo caso Ozpetek, oltre alle musiche originali composte sempre da Pivio e Aldo De Scalzi, per il brano portante della colonna sonora “Il sole a nadir” si è avvalso della partecipazione della voce di Antonella Ruggiero, di recente tornata in scena all’ultimo Festival di Sanremo.

Dopo le sonorità mediorientali proposte nei suoi primi due film, per quelli successivi Ferzan Ozpetek ha avuto invece un occhio di riguardo soprattutto nei confronti della canzone italiana, spesso valorizzata molto bene all’interno delle sue pellicole. Ne è un ottimo esempio Le fate ignoranti, che sfoggia “Due destini” dei Tiromancino, diventata nel 2001 una super hit nazionale anche grazie all’uso fatto nel film. Le fate ignoranti ha segnato inoltre l’inizio della collaborazione con il talentuoso compositore Andrea Guerra, che proseguirà con La finestra di fronte, Cuore sacro e Un giorno perfetto. Per La finestra di fronte, Guerra ha composto anche la celebre “Gocce di memoria” cantata da Giorgia, pure questa un altro successone musicale legato a un film di Ozpetek. Il film sfoggia inoltre la presenza di altre grandi interpreti della canzone italiana come Mina e Nada. Minore clamore, pure a un livello musicale, hanno invece suscitato le successive pellicole del regista, in cui si segnalano comunque il tema epico di Cuore sacro e la melodica “Un altro cielo” cantata da Ermanno Giove in Un giorno perfetto.

Una scena di Allacciate le cinture con Kasia Smutniak e Filippo Scicchitano

Per Saturno contro, a realizzare le musiche originali arriva invece il rapper e cantautore Neffa, al debutto come compositore per il cinema, che propone vari brani tra cui il pezzo portante “Passione”, però ad affascinare è soprattutto Carmen Consoli con “Je suis venue te dire que je men vais”, cover di un brano di Serge Gainsbourg. Dopodiché è la volta di Mine vaganti, con una soundtrack composta da Pasquale Catalano, ma che si segnala soprattutto per l’uso della trascinante “50mila”, il pezzo d’esordio di Nina Zilli, che grazie anche alla spinta del film nel 2010 si è sentita ovunque. Nel recente Magnifica presenza ha spiccato invece su tutto il resto la splendida “Perfidia” interpretata da Nat King Cole, oltre alle musiche di Catalano, confermato anche per lo score originale dell’ultimo film di Ferzan Ozpetek, Allacciate le cinture, in arrivo nei cinema questo weekend. In attesa di gustarci la pellicola, che racconta del triangolo sentimentale composto da una Kasia Smutniak divisa tra Filippo Scicchitano e Francesco Arca, il trailer ci ha già regalato una nuova perla musicale. Si tratta di “A mano a mano”, un brano composto da Riccardo Cocciante e contenuto nel suo album omonimo del 1978, ma qui proposto nella versione cantata dal compianto Rino Gaetano. Una gran bella canzone che accompagna in maniera perfetta il trailer di quella che si preannuncia una nuova chicca nel tipico stile di Ferzan Ozpetek.

di Marco Goi per Oggialcinema.net


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