Comincia l’autunno caldo anche per il governo Monti, impegnato in un’agenda che vuole spazzare via le accuse di immobilismo piovute da più parti, dimostrando che la spinta propulsiva non si è esaurita. La crescita diventa l’obiettivo sempre più irrinunciabile. Con l’autunno che si avvicina e i pessimi dati che colpiscono l’Italia, il governo, pare abbia ha deciso di fare in fretta. La ricreazione è finita i dati della crisi premono sulle poltrone occupate.
Record disoccupazione in Italia nel secondo trimestre del 2012. L’Italia è stata colpita duramente dalla crisi. Siamo in emergenza e la recessione ci sta strangolando.
Gli appuntamenti sono stati fissati. Circa 150 tavoli di crisi aziendale aperti al ministero dello Sviluppo economico per circa 180.000 lavoratori coinvolti e oltre 30.000 esuberi: l’autunno, secondo i sindacati che hanno rielaborato dati del ministero, si prepara ad essere molto difficile sul fronte delle crisi industriali, con la situazione più dura nell’ultimo ventennio. Ci sono poi altre migliaia di posti a rischio in vertenze che non arrivano neanche al ministero dello sviluppo economico come quelle delle piccole aziende. La situazione occupazionale dei giovani e delle persone scarsamente qualificate rimane preoccupante. In Italia è precario un giovane su due. Dall’inizio della crisi l’occupazione delle persone scarsamente qualificate è diminuita. Non solo. Aumenta anche la disoccupazione di lungo termine e il numero dei disoccupati scoraggiati che escono dal mercato del lavoro.
Per ora, la crisi è gravata solo sulle tasche degli italiani che, pazientemente attendono che l’incertezza sul futuro dell’Italia venga spazzata via dal nuovo piano governativo sulla crescita. Mentre all’orizzonte si affaccia la prossima tornata elettorale e la disperazione e la rabbia diventano buone consigliere.