Un piano biennale per contrastare le conseguenza di siccità e carestia a Gibuti è stato presentato dalle Nazioni Unite.
L’obiettivo è aiutare circa 250.000 persone, messe a dura prova anche dalla moria di bestiame determinata da condizioni climatiche quest’anno particolarmente difficili.
Secondo gli esperti del Fondo centrale d’intervento per le emergenze umanitarie (Cerf), dei programmi di assistenza potranno beneficiare circa 162.000 cittadini di Gibuti, 27.500 rifugiati e 60.000 migranti giunti perlopiù da Etiopia e Somalia.
La somma di denaro per fronteggiare l'emergenza(trattandosi appunto di un'emergenza allargata a rifugiati e migranti) è cospicua.
Si parla, infatti, di 74 milioni di dollari.
E, al momento, non è neanche interamente disponibile nelle casse dell'organizzazione.
Ce n'è , che sia prelevabile ,soltanto il 13 % del totale indispensabile.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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