Allenamento con le macchine ISOCINETICHE

Creato il 14 giugno 2010 da Marco Caggiati

Oggi ti voglio “parlare” delle macchine isocinetiche,  un particolare tipo di attrezzatura utilizzato soprattutto in ambito fisioterapico, di notevole utilità anche nella preparazione atletica.

Il particolare ciò che caratterizza le macchine isocinetiche è la velocità angolare di spostamento che rimane costante, a prescindere dalla forza applicata.

Vedo un grosso punto interrogativo stampato sulla tua fronte…, quindi, ti spiego meglio !!

A differenza delle macchine isotoniche (chest press, leg press, shoulder press, ecc.. che ritroviamo in sala fitness) dove la velocità di spostamento dell’attrezzo è direttamente proporzionale alla forza/input dato dai muscoli coinvolti, in quelle isocinetiche, la velocità angolare del movimento viene impostata precedentemente e non può essere variata (è controllata da un meccanismo di controllo idraulico computerizzato).

L’attrezzo “restituisce” tutta la forza applicata dal soggetto. Hai ancora qualche dubbio? Te lo spiego ancora meglio!

Ipotizziamo di essere impegnati in un’estensione delle gambe alla leg press isocinetica: a prescindere che io spinga “forte” o “piano” la macchina si sposterà sempre alla stessa velocità, quindi più forte io spingerò e più resistenza lei mi offrirà, obbligandomi sempre ad esprimenre il 100% della mia capacità prestazionale in ogni singola ripetizione!!!

In campo riabilitativo l’utilizzo di queste macchine è fondamentale; oltretutto, esse sono fornite di un sistema di bio -feedback visivo (controllo in tempo reale dell’esercizio attraverso il monitor di un computer) che permette a chi esegue l’esercizio di averne una più profonda percezione e a chi lo controlla (ad esempio il riabilitatore o personal trainer) di monitorare in maniera fine l’allenamento.

La macchina isocinetica può essere utilizzata anche come “mobilizzatrice” passiva di articolazioni rigide o da rieducare (come per es. il recupero della flessione del ginocchio dopo un’operazione di ricostruzione del legamento crociato anteriore). La macchina si muove “da sola” trascinando con se l’arto applicato (vedi figura).

Vediamo ora quali sono i vantaggi di questa attrezzatura:

  • Mobilizzazione delle articolazioni anche senza terapista
  • Permette di controllare millimetricamente i parametri dell’allenamento
  • Possibilità di raggiungere intensità d’allenamento molto elevate

Vediamo ora, invece, gli svantaggi:

  • Costi elevati d’acquisto
  • Si possono creare carichi eccessivi su specifiche strutture articolari
  • Non si può sviluppare la forza veloce (forza rapida)
  • Specificità del gesto (ogni macchina è costruita per un solo e preciso esercizio come, per esempio, l’estensione del ginocchio).
  • Tutti i “contro” comuni anche alle macchine “isotoniche”, argomento di un articolo apposito scritto qualche mese fa.

Se vuoi approfondire l’argomento, non esitare a lasciarmi un commento! Sarò felice di risponderti!

Ciao al prossimo articolo!