ROMA – Dalla pioggia incessante non si direbbe, ma quest’anno la primavera arriva in anticipo. E con lei le allergie ai pollini. Per questo, avvertono gli esperti, chi è soggetto deve correre ai ripari iniziando subito la terapia preventiva iposensibilizzante.
A rischio soprattutto chi soffre di allergia al cipresso, una pollinosi emergente, dal momento che ultimamente la pianta si è molto diffusa nelle aree urbane del bacino del Mediterraneo, e in particolare negli ultimi 15-20 anni il numero è progressivamente aumento.
I sintomi legati a questa allergia sono quelli comuni ad altre forme di allergia ai pollini (raffredore, congiuntivite, tosse secca, asma) anche se a volte possono essere più severi e in qualche caso possono rispondere scarsamente alla terapia anti-istaminica. Questa, insieme all’utilizzo di spray cortisonici nasali o bronchiali, rimane alla base della terapia sintomatica.
Per chi invece non sa di essere allergico a questo tipo di polline ma accusa gli stessi sintomi, gli esperti consigliano di andare subito dallo specialista che saprà diagnosticargli la terapia più adeguata.