È una fredda notte d’autunno a Madrid, e dalla mia finestra vedo tante finestre: luci spente, luci accese. Di chi sono queste vite? Dove vanno queste storie? Dove andiamo noi tutti?
Le risposte non ci sono, le uniche supposizioni possibili sono nell’arte, stasera nella musica.
Appena tornata dal concerto di Giovanni Allevi nella mia anima stasera danzano tante emozioni assolute. Sono scossa ma voglio scrivere adesso per non perdere l’intensità del momento.
Giovanni presenta con 10 parole una melodia, e poi suona, e tu sei lì che ascolti e senti una poesia, cioè senti di capire la musica perché le note si trasformano in qualcosa di concreto e comprensibile.
Di tutte le musiche di Giovanni quella che mi ha colpito di più è MONOLOCALE 7,30, che racconta di quando lui viveva a Milano in un monolocale e un improvviso raggio di sole rosso, alle 7,30 del mattino, lo caricò di entusiasmo e gli diede l’ispirazione per questa incredibile melodia.
Giovanni, ma come fa un raggio di sole alle 7,30 del mattino a risvegliare in te entusiasmo e energia creativa?? Solo a me un raggio di sole alle 7,30 del mattino mi manda in bestia??
Giovanni, meno male che hai lo stesso nome (anche se in italiano) del mio pischello, perché così quando nei miei sogni proibiti griderò GIOVANNI-GIOVANNI-GIOVANNI non desterò sospetti!
Giovanni non solo compone e interpreta, ma insegna a perseguire i nostri sogni, e a lottare per realizzarli. E per me non esiste un insegnamento più sacro.
Giovanni, ti dedico questo post: non è molto, ma è tutto quello che ho ed è per te, che mi hai aperto il cuore.
Adesso a proposito di arte non dimenticare di partecipare al CONCORSO DI SCRITTURA CREATIVA, mio caro amico italiano che vuoi venire a vivere a Madrid! In regalo un cheque regalo di Ryanair da spendere in biglietti aerei