Allison: Nelle prossime gare dobbiamo migliorare

Da F1news @F1Newsinfo

Gli ultimi due deludenti GP disputati dalla Ferrari sono stati l’occasione giusta per analizzare le ultime prestazioni da parte del neo direttore tecnico James Allison.

L’inglese arrivato dal team Lotus ha preso servizio nel mese di Settembre ha le idee chiare in vista della prossime gare, occorre migliorare perchè bisogna portare a casa la seconda posizione nel mondiale costruttori.

“I Gran Premi di Corea e Giappone hanno deluso le nostre aspettative, le monoposto non sono state in grado di inserirsi nelle posizioni di vertice, e quindi al livello che ci attendevamo” ha spiegato James Allison. “Anche se la squadra ha lavorato molto bene in pista, con un gruppo strategicamente molto valido e due piloti in grado di concludere in buone posizioni, non abbiamo raggiunto i risultati che ci eravamo prefissati e questo vuol dire che nelle prossime gare dobbiamo migliorare”.

“Tornare a Maranello a nove anni di distanza mi fa provare un mix di sensazioni. C’è eccitazione ma anche un po’ di nostalgia se ripenso ai bei ricordi legati alle vittorie ottenute tra il 2000 e il 2004. In più il piacere di rivedere tante persone che quando sono stato qui l’ultima volta ricoprivano ruoli junior ed oggi occupano posti di rilievo. Ma quello che sento al di sopra di tutto è la determinazione a fare del mio meglio insieme alla squadra e con lei tornare alla vittoria”.

Il prossimo appuntamento, il quart’ultimo di questa lunga stagione è previsto in India, al Buddh International Circuit.

“Il Buddh International Circuit è un circuito interessante, composto da curve lente e veloci, oltre a diversi rettilinei abbastanza lunghi. Un mix simile a quello del Gran Premio di Corea, dove la pista ha un andamento leggermente ‘schizofrenico’. L’ideale sarebbe avere una monoposto molto veloce in rettilineo, ma allo stesso tempo efficiente nei tratti impegnativi che si percorrono a bassa velocità”.

“In generale è un tracciato molto esigente per la macchina. Per avere una buona performance generale su una pista come quella indiana, una monoposto ha bisogno delle stesse qualità richieste in qualsiasi tipo di circuito: deve essere stabile in frenata, ben equilibrata nelle curve ad alta e bassa velocità, con una buona trazione in uscita dai punti più lenti e una buona velocità di punta sui rettilinei”.

“Questi sono i requisiti generici richiesti su qualsiasi pista, ma nel caso del circuito Indiano le differenti tipologie di curva portano la vettura al limite, in condizioni molto simili a Suzuka”.


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