... per vedere cosa vedi tu - in quei momenti.
Oggi l'ho fatto.
In piedi - sì, lo so, gli uomini non si masturbano in piedi e mi chiedo perché visto che nessuno di voi ha saputo dirmi da dove arrivi il vostro orgasmo e quale forma prenda quando lo vivete (chiedetelo invece a una donna con un minimo di consapevolezza della propria sessualità da dove arrivi il suo orgasmo, e godetevi la risposta), quindi in piedi, seduti, sdraiati, che differenza vi fa?
Io in piedi allora, davanti allo specchio, reggendomi con una mano al muro e con l'altra... beh, non devo spiegarvi.
Volevo vedere come mi vedi tu.
Come cambiano il mio corpo e il mio viso.
Se è bello, o se la tensione del momento lo deturpa in una smorfia insostenibile allo sguardo.
Ma no. Per fortuna questo non è accaduto. Sono sempre la stessa.
No, non è vero, non esattamente.
La pelle sembra risplendere e le rughe distendersi per un istante, i muscoli sono tesi e il corpo una corda d'un arco, i capezzoli duri diventano improvvisamente morbidi e la corona rosata si dilata in modo quasi impercettibile. Le labbra si schiudono a cercare una lingua assente.
I miei occhi da cerbiatto - e questo ignoro come non ti faccia paura perché io oggi me la sono fatta da sola - da castani quali sono diventano interamente neri: la pupilla si mangia in un istante l'iride e si porta al limite della sclera, rimanendo lì a fissarti priva d'anima per alcuni minuti brillando - come un mostro venuto dall'aldilà che ti volesse uccidere.