ALMA e Spitzer cullano una baby stella

Creato il 12 novembre 2013 da Media Inaf

Due getti gemelli che emettono grandi quantità di gas in direzioni opposte: questo avrebbe generato la nebulosa HH 46/47, tra le più luminose nella sua categoria, originata da una baby stella molto turbolenta. Essendo ancora nella prima fase di vita, espelle potenti getti di gas per diventare più stabile.

di Eleonora Ferroni 12/11/2013 12:51

La baby stella nell’oggetto HH 46/47. Crediti: NASA/JPL-Caltech/ALMA

È nato e sta bene! Così direbbe un dottore a una coppia di  neo-genitori. In questo caso, però, la neonata è stella, osservata come mai s’era fatto finora. Tutto merito del telescopio della NASA Spitzer e dell’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA), in Cile, che hanno scoperto i primi “vagiti” d’una baby stella già più volte studiata: HH 46/47. Si tratta di un oggetto di Herbig-Haro situato nei pressi della Nebulosa di Gum: questo tipo di oggetti si forma quando i getti espulsi dalle stelle appena nate collidono con il materiale circostante, producendo piccole nebulose. Tra i suoi simili, HH 46/47 è tra i più brillanti mai visti e per questo tra i più studiati.

Spitzer ha rilevato due getti supersonici, provenienti dal centro della stella, che rilasciano grandi quantità di gas nello spazio circostante, formando una “struttura a bolle“. I getti passano attraverso due differenti ambienti cosmici e, infatti, i risultati dello studio mostrano che i lobi di gas rosso e blu sono profondamente diversi. I ricercatori sostengono che queste differenze sono dovute in parte alle diverse densità ambientali e a venti che hanno un effetto differente sul gas spinto in ciascun lobo. Il getto verso destra, che si dirige verso la nuvola, sta scavando un tunnel attraverso un “muro” di materiale, mentre il percorso del getto di sinistra è relativamente libero da ostacoli.

“Le giovani stelle come il nostro Sole espellono col tempo parte del loro gas per diventare più stabili, e HH 46/47 è un perfetto laboratorio per studiare questo processo”, dice Alberto Noriega-Crespo, scienziato presso il Caltech di Pasadena, in California. Grazie all’aiuto del telescopio Spitzer, i ricercatori hanno potuto studiare i getti di HH 46/47, considerati un perfetto esempio per le cosiddette “strutture a bolle”, come quella che vedete nell’immagine.

I risultati sono il frutto di uno studio che dura ormai da dieci anni con il telescopio orbitante della NASA. Solo di recente, però, grazie alle nuove tecnologie, si è riusciti a renderizzare le immagini a risoluzione maggiore. Le osservazioni con ALMA, invece, si sono concentrate sull’osservazione dei lobi di gas espulsi dalla baby stella che crescono e si allungano molto velocemente. Questa rapida espansione ha un’influenza sulla turbolenza nella nuvola gassosa che in origine ha generato la stella. A sua volta, la turbolenza potrebbe avere un impatto sul se e sul come le altre stelle potrebbero formarsi in questa regione gassosa, polverosa e, allo stesso tempo, così fertile.

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Fonte: Media INAF | Scritto da Eleonora Ferroni



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