Il cantautore Giuseppe Peveri, conosciuto artisticamente con il nome Dente, nasce a Fidenza il 28 febbraio del 1976. Dopo aver iniziato la sua carriera come chitarrista, nel 2006 decide di intraprendere una carriera da solista.
Il suo stile viene paragonato ad artisti come Lucio Battisti, Rino Gaetano e Francesco De Gregori. La sua forma di espressione é rappresentata con un’enigmatica ironia che rispecchia la realtà guardandola da una prospettiva differente.
L’album “Almanacco del giorno prima” rievoca il passato in ogni sua sfumatura. Tutto ciò che abbiamo fatto, sarebbe potuto andare diversamente, meglio o peggio, bene o male, ma questo non lo possiamo sapere perché il passato ormai é passato e non tornerà più.
Questa rievocazione del ricordo serve per rendere migliore il presente, non solo correggendosi dagli errori del passato ma anche facendo vivere i ricordi buoni di esso ancora nel presente.
La prima canzone “Chiuso dall’interno” é quasi come una presentazione dell’intero album, viene identificata l’intimità dei sentimenti che rappresentano una generalizzazione, poichè molte persone si possono ritrovare nelle stesse situazioni cantate da Dente ma allo stesso tempo si identifica l’intimità dell’anima del cantautore che con ironia vuole trasmettere il passato nel presente.
L’amore infatti, per essere cantato, narrato ma anche rappresentato nella sua più viva forma, dev’essere percepito con quella forza che solo nella giovane età da tutta la sua potenza. Invecchiando l’ amore c’é ma con il passare del tempo quasi non si percepisce, proprio per questo dobbiamo essere sempre un pó adolescenti, in modo da non perdere mai tutta la sostanza dell’amore che vogliamo donare e ricevere.
Quest’album nella sua corporeità rappresenta un ritorno al passato per esprimere il presente, viene dato affidamento al passato perché già lo conosciamo, non abbiamo bisogno di scoprirlo e quindi possiamo contare su di esso come una fortezza dove sorreggere il nostro presente.
Written by Bernadette Amante