Ripescando nel solido repertorio del mondo di Dylan (il nostro alle prese con un amore poco stabile, che puntualmente finisce presto sostituito con uno nuovo pericolosamente legato all’indagine in corso; un ispiratissimo Groucho – davvero fuori di testa e spumeggianti le sue uscite! –; un Bloch brontolone e dallo stomaco delicato), Bilotta imbastisce una storia solida dai contorni imprevedibili. La mummia della storia però non è la classica mummia egizia tutta movimenti lenti e bende marce, ma è una mummia andina risalente al XV sec decisamente aggressiva e pericolosa. Sta a voi scoprire qual è il ruolo de La forza del destino(soprattutto della storia che racconta) di Verdinell’economia del racconto (insuperabile Bilotta!), che cosa abbiano a che fare degli spietati narcotrafficanti con la splendida ricercatrice Isabel Suarez, curatrice per il British Museum della mostra che vede come pezzo forte proprio la mummia. È una storia di amore, di vendetta, di vita oltre la morte e… di orrore, senz’altro! Il tratto di Gerasi è sempre sognante e delicato e ben si adatta alla storia scritta dal papà di Valter Buiosu misura della sua matita.
Ma la storia di Bilotta e Gerasi è solo una delle tante letture di questa nuova uscita Bonelli. Dopo la splendida copertina del sempre puntuale Angelo Stano, troviamo Scarabocchi per non dormire, il solito editoriale di qualità scritto da Graziano Frediani, affidabile direttore responsabile della casa editrice di via Buonarroti, il quale firma anche il primo vero e proprio servizio dell’Almanacco, quello dedicato ai libri dell’annata horror. Documentato e, come al solito, colto e ricercato, lo scritto di Frediani ci illumina su uno straordinario reperto letterario risalente al II sec. d. C.: Il libro delle meravigliedi Flegonte di Tralle, zibaldone che racconta di leggende e cronache folkloriche relative ai defunti che si rianimano e tornano in mezzo ai vivi (imperdibile la vicenda di Filinnio, fanciulla di Anfipoli, in Macedonia, morta subito dopo il matrimonio e senza conoscere le gioie dell’amore…). Pregevoli i contributi, in questa sede, di GiorgioGiusfredi(il quale dedica spazio all’opera di Del Toro) e di Davide Barzi(che focalizza la sua attenzione sul mondo delle nuvole parlanti).
In seguito, il sempre bravo Maurizio Colomboci offre una convincente panoramica relativa ai film dell’anno. Tra tutti svetta Oltre il guado, il nuovo lavoro di Lorenzo Bianchini, regista che sembra incarnare il futuro del cinema di paura italiano; un po’ di luce viene gettata anche sulle ultime idee di Rob Zombie, Le Streghe di Salem(per chi scrive, pessimo musicista e regista improponibile!) e del nostro buon Federico “Tiromancino” Zampaglioneil quale, con il suo Tulpa - Perdizionimortali, va a scomodare addirittura gli spiriti malvagi della cultura tibetana. A Luca Fassinaspetta di parlarci dei videogiochi (davvero poco audaci quelli dell’annata appena trascorsa!) e a Stefano Priaronedei telefilm. Priarone descrive approfonditamente AmericanHorror Story: Coven, serie tv che, arrivata alla terza stagione, punta tutto sulla stregoneria; SleepyHollow, serie che va in onda sulla Fox e che riprende il famosissimo racconto del 1819 dello scrittore Washington Irving, La leggenda di Spleepy Hollow(quella del cavaliere senza testa, per intenderci!) e Dracula, nuovissima serie dedicata al Principe della notte, che vede come protagonista quel figaccione di JonathanRhysMeyers(il tennista manigoldo del capolavoro di Woody Allen, Match Point).Rolandoveloci
DATA: marzo 2014
SERGIO BONELLI EDITORE
TITOLO: “Il principe d’inverno”
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Alessandro Bilotta
DISEGNI E CHINE: Sergio Gerasi
COPERTINA: Angelo Stano