E' la storia, molto autobiografica, di una famiglia turca che si trasferisce in Germania negli anni '60, quando quest'ultima reclutava manodopera per diventare la ricca nazione che è oggi. Lì arrivarono soprattutto turchi e italiani, ognuno di loro con origini e tradizioni diverse, ma con un valore comune, forse oggi perso, almeno tra gli italiani: la famiglia, valore che in Italia rimane vivo e vegeto solo nelle mafie, rappresentandone la vera forza.
Un film che soprattutto molti leghisti padani dovrebbero vedere, una storia che arriva ai giorni nostri tra episodi esilaranti per neutralizzare la malinconia della lontananza dalle proprie radici, e per alleggerire tutti i sacrifici che turchi e italiani hanno fatto per poter sopravvivere e per far grande la Germania: Angela Merkel se ne dovrebbe ricordare ogni tanto, anche se non critico la sua presa di posizione nei confronti di nazioni sull'orlo del fallimento per allegre gestioni, comunque condivise da tutti, sia greci che italiani.
Ho il vanto di poter affermare che invece io e pochi altri, da quasi vent'anni, abbiamo rifiutato le passate allegre gestioni di un governo che ci ha resi ridicoli e messo sul lastrico e, la cosa assurda, è che sento dire in giro: "Monti sta rovinando l'Italia!".
Quanta ignoranza in questa nazione che, a differenza della Turchia, ha perso ogni dignità e ogni valore, dalla famiglia al lavoro, semplicemente per "apparire".
Un'ultima cosa: in Italia nessuno conosce il nostro bastone bianco da ciechi, né tantomeno un cane guida, eppure anche se non si vuole la Turchia in Europa, si sappia che lì sanno tutto, e sono educati a portare un rispetto enorme nei confronti dei disabili, cosa che qui è fantascienza, ma questa è solo una delle cose che oggi distinguono quelli che sono i pilastri del benessere tedesco, e cioè turchi e italiani.
Il video di Almanya