La suspense non finisce. Montezemolo è appena sceso in campo in politica, con un piede potrebbe essere fuori dalla Ferrari per volontà di Marchionne ma vuole il titolo Mondiale Piloti per essere gratificato anche moralmente. Alonso gli dà una grossa mano con tempra e volontà eccezionali. Di contro non ci è piaciuta la notizia della decisione Ferrari di cercare volontariamente la penalità sulla vettura di Massa per consentire ad Alonso di prendere il via dal lato pulito della griglia. In pratica è stato manomesso il sigillo sul cambio per far infliggere 5 posizioni di penalizzazione al brasiliano. Lo Sport deve essere con la ESSE maiuscola. Può una Ferrari usare certi mezzucci molto frequenti lelle gare kartistiche? Noi per un principio d’onore siamo contrari. Ma tant’è. E alla prima curva Alonso si è ritrovato di colpo alle spalle di Vettel, Webber e Hamilton ed ha tessuto una tela agonistica eccezionale. Finisce così con i tre assi della Formula 1 tutti sul podio col cappello da Cowboy a scambiarsi abbracci, pacche e sorrisi più o meno sinceri, in attesa della galoppata decisiva nel Gp di San Paolo. In Brasile si aprono tutte le possibilità per la Ferrari ha vetture molto più affidabili delle Red Bull. Quindi Vettel dovrà usare, se ne sarà capace, una tattica attendista per arrivare almeno quarto ammettendo che la gara possa vincerà Alonso. Il tedesco dovrà aprire l’armadio e vestire la tuta di Alain Prost il ragioniere per eccellenza. Ma non sarà facile anche perchè la scuderia di Maranello potrebbe trovare un’altra eccezione tipo la manomissione volontaria del sigillo del cambio. Fatta una volta c’è la dipendenza. Stefano Domenicali serafico: “Adesso dobbiamo recuperare energie, stare calmi, lavorare ed aspettare. In Brasile vedremo come finirà”. Certo vedremo come finirà…
Pierumberto Angeli
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