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Anche nota come "giglio peruviano" per le sue origini, l'alstroemeria comprende una buona diversità di piante, tra cui la più famosa e diffusa è l'alstroemeria aurantiaca. Questa deve il suo nome a colui che la scoprì ed importò in Europa, il barone barón Claus von Alstroemer, e alla parola "aureus", che sottolinea il colore dorato dei suoi fiori. Questi ultimi possono essere presenti in tonalità di colore, a seconda dei differenti ibridi, ma tutti posseggono striature marroni sui petali, di solito nel numero di sei, e nel complesso ricordano dei piccoli gigli. Le foglie sono verdi e addensate, rigide e spesso con la pagina inferiore rivolta verso l'alto. Nonostante i suoi fiori siano sempre stati recisi a fini ornamentali, è possibile anche coltivarla in vaso, dove rimane fiorita anche per diverse settimane.
Sebbene non si tratti di una pianta rustica, l'alstroemeria risulta semplice da coltivare, adatta quindi anche al giardiniere più inesperto. Non godendo di particolare resistenza ai climi rigidi, riuscendo a sopportare solo temperature minime di -4/-5°C, laddove necessario si consiglia di piantarla in un contenitore, cosicché possa essere messa al riparo dalle intemperie. Sebbene non soffra particolarmente in situazioni di mezz'ombra, è opportuno esporre questa pianta all'irradiazione diretta del sole, evitando però nelle ore più calde della giornata. L'annaffiatura va eseguita in maniera regolare tra marzo e settembre, avendo cura di far asciugare il terreno tra un'innaffiatura e la successiva. Benché possa resistere a periodi di siccità, durante l'inverno si consiglia ugualmente di umidificare il terreno.
L'alstroemeria necessita di un terreno particolarmente fertile, sciolto e ben drenato, così da riuscire ad evitare ristagni idrici che potrebbero danneggiarla. Qualora la pianta si trovi in vaso, si consiglia di porre sul fondo dei cocci o altri materiali che faciliteranno il drenaggio del terreno. Quando avrete messo a dimora la vostra alstroemeria, le cure di cui essa avrà bisogno saranno ancora minori. Infatti, nel caso in cui aveste deciso di piantarla in contenitore e dentro casa, dovrete effettuare un rinvaso soltanto ogni 4-5 anni, esclusivamente in autunno. Infine, affinché la vostra pianta possa crescere forte e dare fiori in grado di esprimere tutto il loro potenziale cromatico, si consiglia di utilizzare concimi liquidi ricchi in azoto tra i macroelementi, rame e zinco tra i microelementi.
La potatura di questa pianta non è assolutamente necessaria: basterà che vengano recisi i rami deboli e tutte le parti secche o danneggiate, in modo da assicurare all'alstroemeria una crescita ed una produzione migliori. E' possibile moltiplicare questa pianta attraverso la semina, in marzo. Sarà però prima necessario stendere i semi sul letto di semina, che avrete precedentemente preparato, aver cura di inserire i contenitori all'interno di buste di plastica e lasciar germogliare in frigo per 2/3 settimane. In alternativa, è possibile riprodurre l'alstroemeria dividendone i ribozimi: in autunno bisognerà tagliare i ribozimi in prossimità delle radici già sviluppate, mettendoli dimora immediatamente. Questa pianta teme afidi e oidio: si consigliano trattamenti a base di antiparassitario e zolfo, rispettivamente.