Catturato dagli affreschi di Giotto e dal metodo di lavoro della scuola lombarda che vi si richiamava, Altichiero da Zevio (Verona) fu tra i più grandi pittori del Trecento. Con un’attenzione maniacale ai dettagli, il suo è uno stile narrativo che, assieme all’uso dei colori, precede il gotico internazionale pur rimanendo estraneo al suo impianto fantastico. Ebbe modo di essere conosciuto ed apprezzato dal Petrarca del quale fece un ritratto. L’influenza del poeta lo porta ad interessarsi a soggetti storici e classici, anche qui anticipando la passione antiquaria del secolo seguente. Altichiero sorprende per la sua eccezionale tecnica pittorica, per la straordinaria capacità di rappresentare stati d’animo e per la rappresentazione mai approssimativa e senza sbavature di complesse scene di vita quotidiana.
La decapitazione di San Giorgio.
Altichiero da Zevio - 1330 – 1390 ca.
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