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altre foto ed altri pensieri, del folto del bosco

Creato il 08 ottobre 2010 da Aureliocupelli
Quand'il servo il signor d'aspra catena
senz'altra speme in carcer tien legato,
volge in tal uso el suo misero stato,
che libertà domanderebbe appena.
E el tigre e 'l serpe ancor l'uso raffrena,
e 'l fier leon ne' folti boschi nato;
e 'l nuovo artista, all'opre affaticato,
coll'uso del sudor doppia suo lena.
Ma 'l foco a tal figura non s'unisce;
ché se l'umor d'un verde legno estinge,
il freddo vecchio scalda e po' 'l nutrisce,
e tanto il torna in verde etate e spinge,
rinnuova e 'nfiamma, allegra e 'ngiovanisce,
c'amor col fiato l'alma e 'l cor gli cinge.
E se motteggia o finge,
chi dice in vecchia etate esser vergogna
amar cosa divina, è gran menzogna.
L'anima che non sogna,
non pecca amar le cose di natura,
usando peso, termine e misura.

025. Rime, Michelangelo Buonarroti.
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