POI, poco alla volta, la vita ci frusta e punge; POI noi capiamo e ci ricrediamo, e cambiamo, e ci induriamo.
Finalmente anche NOI ci riproduciamo e, memoridell'amorevoleatmosferafamiliarediquandoiltelefono'girava'eilmonitordelpceraacristalliliquidi, cominciamo l'avventura nell'ignoto mondo dell'educazione infantile convinti del valore della tolleranza, della non-violenza, della bontà d'animo, della sincerità.
devono essere bravi, buoni, educati e puliti !
E allora ti rendi conto che rientrando nell'alveo di comportamenti e reazioni più naturali e istintive, i bambini si tranquillizzano, capiscono meglio, sono più reattivi.
Sembra proprio essere come si sente spesso dire, che verso i due/tre anni i bambini costruiscono il grosso della loro personalità, e lo fanno:
- in parte secondo quegli insegnamenti che noi gli diamo e che loro in quel momento ed in quel contesto sono in grado di capire
- in parte secondo delle spinte istintive profonde (il senso del possesso, la voglia di incontro/scontro con altri bambini)
- in parte per spirito di contrapposizione ai genitori
- in parte per emulazione dei genitori
Complicato, hè ?
Bhè, ci siamo passati tutti da bambini, molti di noi ci passano da adulti.E' un pò come la politica: a volte siamo tentati di pensare che il nostro contributo non sia poi destinato a cambiare più di tanto le cose, mentre, in realtà lo è.Ora, argomentare l'ultima affermazione non è semplice e in questo momento non penso di esserne capace, ma non per questo non ho fiducia nella utilità della mia attività di padre.
PS: chiaramente, quando stanno per strapparsi gli occhi o per rompersi la testa, fermateli ...