Altrove (di giocolieri, complici e stupefatti)

Creato il 21 giugno 2015 da Faustotazzi

In effetti, come promesso, il periodo del deserto è finito. Con la trilogia dei sassi ci abbiamo messo una pietra sopra. A deserti, spiritualità, riflessioni e astinenze. Ci è servito, ce ne siamo nutriti, ce ne siamo dissetati bevendoli come acqua fresca direttamente da palmi, adesso è ora di voltare pagina. 
E' ora di cambiare il nome: SBM4.0. Nel senso che solobagaglioamano non avrebbe + senso ora che di fare valigie non abbiamo + bisogno. Di cambiare i colori, che in in uno scritto sono particolari secondari e quindi in quanto talimeritano la pi+ profonda attenzione. Di cambiare la descrizione, dettagli importanti per scrivere di piccole cose raccontandone la loro universalità. Di cambiare lo stile: provare una scrittura più leggera, di meno regole e più immediatezza. E quindi di cambiare anche il tema. 
Ho deciso, di perdermi nel mondo, disse tempo fa tale Marco Castoldi. E allora io mi perdo: ho deciso di scrivere di musica. Si. Può. Fare. Tempo fa mi ha interessato molto un libretto di Sergio Atzeni: Racconti con Colonna Sonora. E nel frattempo era anche un'altro, uno di quelli con gli elenchi dei migliori pezzi ordinati per genere a autore che servono così bene come supporti per dowloadare (oddio non si dovrebbe fare. o quantomeno non si dovrebbe dire). Anche perchè alla fine rimane che mi viene più naturale lavorare sulla quella dimensione breve del testo-post-racconto-canzone. Sicuramente un'inclinazione che viene dal passato, dai testi nelle grandi copertine degli ellepì, dai vestiti strani e dalla mia stanza in una grande casa laggiù in campagna. 
Per ora iniziamo dalla musica italianaperché i sedili di un vecchio 320 di Air France si sono maciullati il mio precedente ipod, perché come Giocolieri & Complici ho ricevuto il suo da Cinzia, perché ci stava la sua musica ed era prevalentemente italiana. Perchè per una forma di amore (che vuol sempre dire anche un profondo, quasi spirituale, rispetto), ho deciso di continuare su quella strada. 
Magari un giorno Stupefatta li leggerà, e allora penso proprio si metterà a cercare - perché la curiosità non le manca - questa vecchia musica. A proposito, penso che loro in fondo lo sappiano che questa evoluzione è grazie a loro. Anzi è grazie a noi: giocolieri, complici e stupefatti. 
Ma ora come un buon circo andiamo a incominciare, buon ascolto!

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