Ama e cambia il mondo

Creato il 25 febbraio 2014 da Musicstarsblog @MusicStarStaff

[Articolo a cura di Gianluca Basciu]

Il più grande spettacolo che sia stato prodotto in Italia, forse in Europa”. Così lo definisce il produttore David Zard e così sembra confermare il pubblico che dedica agli artisti una standing ovation di 10 minuti, interrotta soltanto dall’annuncio della morte del compositore Riz Ortolani. Un pubblico che, come ha più volte ricordato lo stesso Zard, è “la vera star”.

È il 23 gennaio. Romeo e Giulietta. “Ama e cambia il mondo” arriva a Milano dopo il debutto all’Arena di Verona lo scorso ottobre. E per lo spettacolo dell’anno è subito sold out. Si tratta della versione italiana (testi di Vincenzo Incenzo) dell’opera Roméo et Juliette, de la haine à l’amour, basata sul celebre romanzo di William Shakespeare e composta dal francese Gérard Presgurvic. Il colossale allestimento scenico (circa 550 mq tra palco e aree tecniche e di backstage) è diretto da Giuliano Peparini e prevede la partecipazione di 45 artisti e oltre 30 tra ballerini e acrobati che indossano gli oltre 300 costumi disegnati da Frédéric Olivier.

Una prima di successo, dunque. Ma non solo. Una prima che ha inaugurato il nuovissimo teatro Linear4Ciak in Piazzale Cuoco, fortemente voluto da Zard per dare a Milano uno spazio culturale e di divertimento. Un teatro tenda da circa 3000 posti, l’unico della città adatto ad ospitare i megashow contemporanei, frutto anch’esso di una perfetta macchina organizzativa targata Zard.

Come si guida questa macchina lo ha raccontato il produttore in occasione di un incontro dal titolo “La produzione dello spettacolo dal vivo in Italia”. Ospite in Bocconi con il figlio Clemente, che si occupa in prima persona del lancio di Romeo e Giulietta, ha intrattenuto gli studenti per oltre tre ore con la descrizione delle procedure tecniche di realizzazione del musical e qualche aneddoto sulla sua pluriennale esperienza, per poi premiarli con un invito alla prima di Milano.

Le repliche termineranno il prossimo 2 marzo, per poi proseguire a Roma, Napoli, Torino, Verona e Firenze. E se tra Romeo e Giulietta la storia ci racconta che sbocciò l’amore, si può dire che un grande amore è sbocciato anche tra il pubblico e l’opera contemporanea.


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