E' un racconto triste, il racconto della morte di una 14enne raccontato da lei stessa o per meglio dire da quello che di lei rimane. Susie la protagonista è infatti stata assassinata brutalmente da un vicino di casa e dall'aldilà racconta la sua terribile storia stando vicina ai genitori, e soprattutto al padre che dalla tragedia non riesce a riprendersi, e che capisce chi è l'assassino cercando di seguirlo e scoprire sempre più cose, per riuscire a dar pace all'anima della figlioletta.
Ho pianto leggendolo, ho pianto in nome di tutte le vittime di questi mostri travestiti da angeli che girano ogni giorno per le strade indisturbati. Ho riflettuto molto e mi sono resa anche conto di tutto quello che d'importante abbiamo intorno e che spesso trascuriamo. Ho riflettuto sulla pena di morte, sulla giustizia, sull'esistenza del male e di Dio. Un libro che vi consiglio per rendervi ancora più consapevoli della profondità della cattiveria umana e per non dimenticarvi della sua esistenza, ma anche per apprezzare sempre più noi stessi e chi ci circonda e soprattutto per dar un giorno ai nostri figli tutto l'amore del mondo educandoli al rispetto e al bene. Tutto da lì parte secondo me.
Non penso si possa perdonare chi ti uccide un fratello, un figlio, un compagno, un parente.. penso che la giustizia risolva ben poco e che troppe,ma davvero troppe vittime e le loro famiglie ancora spettano una giustizia, che non avranno mai e trovo tutto ciò ingiusto, allarmante, contro ogni sopportazione. Quindi il mio pensiero va a tutte queste persone e che la loro anima possa aver un giorno pace. Lo spero davvero.
" Mi chiamo Salmon, come il pesce. Nome di battesimo : Susie. Avevo 14 anni quando fui uccisa, il 6 dicembre del 1973"..
BUONA LETTURA
LULU'