Amanda Knox, Raffaele Sollecito, la pena di morte negli Stati Uniti e l’opinione della rete

Creato il 25 ottobre 2011 da Stenazzi

In un’intervista il sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano, ha detto. «”Se il processo ad Amanda Knox e a Raffaele Sollecito si fosse tenuto in un qualsiasi stato americano quei due ragazzi sarebbero nel braccio della morte di qualche penitenziario ad attendere il loro turno per l’iniezione letale». Be’, non proprio in qualsiasi stato: in 16 stati dell’unione la pena di morte non è prevista, in altri tre stati non viene applicata da circa 35 anni. Comunque, non è questo il punto (nello stato di Washington, da cui proviene Amanda Knox, la pena di morte è prevista). Il punto è che tanti in Italia la pensano esattamente come Mantovano. La pensano così anche molti lettori di questo blog. A questo proposito, pubblico qui un commento scritto da una persona che è intervenuta pochi giorni fa in una delle discussioni sul processo di Perugia rivolgendosi di rettamente a me. Mi sembra un punto di vista completo ed elaborato anche se personalmente, e mi ripeto, non lo condivido per niente.

E perchè le tue convinzioni da innocentista dovrebbero valere più di quelle di un colpevolista? Accusi chi crede che raffaele Sollecito e Amanda Knox siano colpevoli perchè non sufficientemente informati o perchè coinvolti in un pregiudizio socio-morale, commettendo l’errore di non valutare l’ipotesi che forse anche loro, di questa vicenda, hanno seguito quanto basta per arrivare a determinate conclusioni.


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