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Amare o non amare la poesia? – di N. Losito

Creato il 12 marzo 2012 da Nictrecinque42 @LositoNicola

wislawa-szymborska

Premiata con il Nobel nel 1996 e con numerosi altri riconoscimenti, la sorridente signora della foto è generalmente considerata la più importante poetessa polacca degli ultimi anni. In Polonia, i suoi volumi raggiungono cifre di vendita che rivaleggiano con quelle dei più famosi autori di prosa, nonostante in un’occasione Szymborska abbia ironicamente osservato, (Ad alcuni piace la poesia (Niektorzy lubią poezje)) che la poesia piace a non più di due persone su mille. Nata nel 1923 è deceduta il primo febbraio di quest’anno. (cfr. Wikipedia)

Confesso che fino a pochi giorni fa Wislawa Szymborska (nome pronunciabile col rischio di attorcigliare pericolosamente la lingua nella bocca) mi era del tutto sconosciuta, appartenendo io a quella pletora di persone che non amano la poesia. Parecchie volte mi sono chiesto il perché di codesta mia avversione e queste sono state alcune delle risposte che mi sono dato:

1. Perché a scuola, da bambini, ci costringevano a impararle a memoria e da questa insofferenza non mi sono mai liberato.

2. Perché trovare le rime fra le parole l’ho sempre considerato un esercizio mentale abbastanza inutile alla crescita intellettuale. Pesca, esca, tresca, fresca, lasca, frasca, tasca… uffa, che barba, che noia!

3. Perché, essendo logorroico di natura, esprimere un concetto in poche righe, come sanno fare i poeti, mi è sempre risultato difficile.

A ben vedere tutte e tre i motivi esposti sono facilmente confutabili, chiunque potrebbe farmi notare che se mi fossi appassionato almeno un pochino a questa tipologia di composizione letteraria, forse la mia mente ne avrebbe ricevuto dei vantaggi e la mia prosa sarebbe migliorata o quantomeno, riducendosi all’essenziale, sarebbe stata più facilmente fruibile da chi ha poco tempo da dedicare alla lettura.

Comunque alla mia età cambiare non è facile, le mie incrostazioni mentali sono quelle che sono e chi mi ama deve prendermi per quello che sono…

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Quando giorni fa una mia cara amica mi ha inviato una mail con tre poesie di Wislawa Szymborska, ho ricevuto una specie di bastonata emotiva in testa. Sono stato costretto ad ammettere che (talvolta) anche un componimento poetico può essere appagante e una vera delizia per la mente come un bel racconto in prosa e mi sono convinto a pubblicarle tutte e tre nel mio blog in modo che anche voi possiate apprezzarle.

Ma allora come la mettiamo con la mia conclamata idiosincrasia per la poesia?

Beh, potrei salvarmi in corner sostenendo che esistono due diverse categorie di poesia, le poesie in versi e le poesie prosastiche. Ecco, le poesie prosastiche, quando sono notevoli come quelle più sotto, piacciono persino a me.  Qui, oltre alla grandezza dei pensieri c’è un pizzico di ironia/umorismo.

Pace e bene e buona lettura!

Nicola

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