Le sue origini risalgono al 1500, anno in cui nella città di Saronno venne commissionata al pittore Bernardino Luini la realizzazione di un affresco che ritraeva “l’adorazione dei magi”. Il pittore, che alloggiava presso una locanda di cui era proprietaria una donna molto bella, innamoratosi della donna, si ispirò a lei nel ritrarre l’immagine della Madonna ed ella, per ringraziarlo, gli donò un elisir di erbe, zucchero tostato, mandorle amare e brandy.
L’Amaretto di Saronno non è un liquore distillato ma piuttosto un infuso alcolico, ha una gradazione di circa 28°, può essere bevuto liscio o con ghiaccio e viene impiegato anche come base nella preparazione di altri drink, come il Disaronno Caipi, il Godfather, il French Connection o il Disaronno Ice Tea.
Ciò che caratterizza maggiormente il liquore Amaretto è l’impiego di mandorle amare, tuttavia alcuni produttori (tra cui la Disaronno Originale) preferiscono sostituirle con noccioli di albicocca.