Ci sono persone che si piacciono e altre che no. Questo è pacifico.
Ci sono persone che mettono gli altri (chiunque altro) prima di se stesse. E altre che non vedono se non se stesse.
Se fosse per come sono fatta io, tutte queste frasi incoraggianti sull'amarsi di più non le capirei. E invece poi conosci persone fantastiche, a cui vorresti assomigliare, che non potrebbero amarsi di meno. E che pensano di meritare ciò che gli succede o di non poter aspirare a nulla di più.
Penso tuttavia che le persone con problemi di questo genere siano immensamente meno numerose di quelle che hanno il problema opposto.
E non parlo tanto dei narcisisti, di cui pare ci sia una vera e propria epidemia nelle ultime generazioni. Parlo di tutte quelle persone che non sollevano mai il naso dal proprio ombelico, seguono i propri desideri e i propri istinti senza degnare di un pensiero le reazioni altrui e poi si giustificano dicendo che fanno quel che fanno perché hanno poca autostima, manie di controllo, complessi di inferiorità, ecc.
Mi dispiace dirlo così brutalmente, ma son tutte palle: voi vi amate fin troppo. Vi amate a tal punto da idolatrare i vostri stessi difetti, come le madri decerebrate che vantano i figli vandali dicendo "essere vivaci vuol dire essere intelligenti". Mi dispiace, ma dopo una certa età, qualunque sia il vissuto di una persona, le giustificazioni non sono più valide. Potete provare a manipolare la realtà come preferite, ma i fatti restano.
E c'è persino qualcuno che se ne ricorda.