La FCI ha quale assoluta priorità il favorire a tutti i livelli la pratica del ciclismo e tutelare ogni praticante, stante il ruolo che il CONI e l'UCI le hanno attribuito in via esclusiva. Con largo anticipo gli Enti di promozione sportiva sono stati messi a conoscenza dell’obbligo di tesseramento unico contemplato nelle norme attuative 2015, ma taluni hanno recentemente deciso di non ottemperare, ledendo i principi dettati da CONI ed UCI e generando confusione e problemi ai praticanti ed agli organizzatori.
La FCI, in ogni caso, conferma che tutti gli eventi ad essa affiliati consentirà la partecipazione dei tesserati anche con altri Enti di promozione sportiva, che siano in regola con la certificazione sanitaria ed etica, salvo quelli di Enti che limitino o inibiscano la piena reciprocità.
La decisione assunta dalla FCI, di cui al comunicato del 31 gennaio 2015, è legata alla necessità non più rinviabile di tutelare i praticanti il ciclismo, arginando definitivamente disinvolti e talvolta illeciti comportamenti, favoriti più o meno inconsapevolmente da taluni Enti, che:
- consentono l'organizzazione di eventi senza i necessari requisiti di sicurezza
- omettono il controllo sullo stato fisico e/o etico dei praticanti
- originano inammissibili confusioni grazie a tesseramenti multipli ingiustificabili
- impediscono la compilazione di un elenco unico di tutti i praticanti con l’indicazione delle eventuali sanzioni comminate
- non garantiscono l'applicazione di sanzioni a chi trasgredisce la normativa
- creano problematiche assicurative a sfavore dei praticanti
- non consentono la partecipazione ad ogni evento ciclistico riservato ad amatori e cicloturisti con una unica tessera
Comunicato Stampa FCI