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Ambasciata italiana, un’occasione straordinaria di visita

Da Italianiaparigi
Ambasciata italiana, un’occasione straordinaria di visita

Il Salone cinese dell'ambasciata italiana

Accade raramente che luoghi istituzionali del massimo prestigio aprano le loro porte alle visite del grande pubblico. Così, preannunciata da pochi trafiletti nascosti tra le righe dei giornali, è apparsa la notizia dell’apertura dell’Ambasciata italiana a Parigi. Per chi ama questa metropoli e ne conosce ogni angolo, se già non si trova sul posto, l’occasione è stata unica per prendere al volo un biglietto aereo, scendere nel weekend – in particolare quello passato del 16 e 17 settembre – in uno degli alberghi più comodi e vicini alla meta e recarsi all’appuntamento.
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio – iniziativa nata nel 1954 che ogni anno a settembre consente a milioni di cittadini del continente di accedere ai luoghi solitamente preclusi al pubblico e ricchi di cultura, storia, tradizione e arte – è stato possibile visitare i locali dell’Hotel de la Rochefoucauld-Doudeauville, antico palazzo nobiliare che dal 1937 ospita la nostra sede diplomatica, tra le più eleganti e prestigiose sedi della rete che fa capo al Ministero degli Esteri.
Il palazzo venne costruito tra il 1732 e il 1733 ma l’attuale edificio in stile Luigi XVI è il risultato dei numerosi interventi successivi dei locatari e dei proprietari che si sono susseguiti nel tempo. Sono state aperte al pubblico le stanze della residenza dell’ambasciatore – l’ospitale Giovanni Caracciolo di Vietri – a partire dalla prestigiosa biblioteca (decorata con paesaggi campestri dal Cignaroli, uno dei migliori decoratori piemontesi del XVIII secolo).

Di grande interesse il Teatro siciliano, ideato da Adolfo Loewi, grande specialista veneziano del XVIII secolo, e sulle cui pareti sono raffigurati, molto curiosamente, personaggi che non sembrano essere in rapporto evidente tra loro (figure della Commedia dell’Arte, della Mitologia, figure esotiche e della moda del XVII secolo). I rivestimenti in legno, in stile rococò, provengono da un antico palazzo di Palermo: la sala nel suo complesso è decorata finemente in un’armonia di colori verde, giallo e oro.
A seguire, il Salone del Mappamondo – così chiamata per la presenza di un prezioso globo terrestre del XVII secolo di fattura italiana – e il Salone cinese.
All’esterno, si trova un bel giardino all’inglese con una statua della duchessa di Borgogna, Maria Adelaide di Savoia.
In occasione di questa iniziativa, l’ambasciata ha ospitato anche la raccolta fondi “Caravanserraglio”, nella quale sono stati messi in vendita gioielli, abiti e oggetti d’arredamento, il cui ricavato è stato devoluto al restauro della chiesa di Santa Maria dei Suffragi dell’Aquila, danneggiata dal drammatico sisma del 2009.
Non si sa se l’anno prossimo sarà di nuovo ripetuta questa apertura straordinaria il cui significato risiede anche nel rafforzare il rapporto di prossimità tra il corpo diplomatico e il paese che lo ospita.



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