Abbiamo lavorato nella totale assenza delle istituzioni, con il solo sostegno delle ACLI che ci hanno messo a disposizione i locali, dei tre Sindacati confederali e di associazioni di volontariato presenti sul territorio. L’Ambulatorio è nato dalla volontà di pochi e caparbi volontari per svolgere un servizio a favore di extracomunitari non in regola magari solo perché hanno perso il lavoro o perché costretti a lavorare in nero. Questo servizio per Legge (la “Bossi-Fini”) dovrebbe essere svolto dalle strutture sanitarie pubbliche, in quanto loro è il compito di preservare la salute di chi vive sul proprio territorio. Da subito è stato chiesto il riconoscimento alla ASL di Varese la quale ha approvato l’uso del locale adibito ad ambulatorio, ma non ha mai reso ufficiale l’Ambulatorio stesso, negando gli strumenti per un normale funzionamento. Con il tempo i volontari sono via via aumentati di numero, quindi sono aumentate le ore di apertura dell’Ambulatorio; tutto ciò ha potuto esistere grazie a donazioni dei Sindacati, delle associazioni di volontariato e di cittadini per comperare e distribuire gratuitamente farmaci agli assistiti. Da parte dei volontari e delle associazioni che appoggiano questo progetto, forti di essere nel giusto, si sono sempre chiesti incontri con l’ASL di Varese in osservanza di alcune delibere della nostra regione e sull’esempio di alcune realtà di altre province, sempre lombarde, dove questi progetti sono attivi da tempo. Ci siamo rivolti anche all’Ospedale della città per avere un aiuto ed esso, pur non potendo sostituirsi alla ASL, ha comunque cercato di facilitare l’accesso alle strutture ospedaliere dei pazienti da noi visitati, capendo che il nostro lavoro sul territorio riduceva gli accessi indiscriminati al Pronto Soccorso. Ora Varese ha l’Ambulatorio “Sanità di Frontiera” funzionante perché finalmente dotato del ricettario regionale per i casi previsti dalla legge. Gli orari sono il martedì e il venerdì dalle 18 alle 20 presso le ACLI in via Speri della Chiesa, 9, al primo piano. Il numero di telefono per gli appuntamenti è: 3290723770.
Ambulatorio " SANITA' DI FRONTIERA " :una scommessa vinta !
Creato il 30 novembre 2011 da BiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiAbbiamo lavorato nella totale assenza delle istituzioni, con il solo sostegno delle ACLI che ci hanno messo a disposizione i locali, dei tre Sindacati confederali e di associazioni di volontariato presenti sul territorio. L’Ambulatorio è nato dalla volontà di pochi e caparbi volontari per svolgere un servizio a favore di extracomunitari non in regola magari solo perché hanno perso il lavoro o perché costretti a lavorare in nero. Questo servizio per Legge (la “Bossi-Fini”) dovrebbe essere svolto dalle strutture sanitarie pubbliche, in quanto loro è il compito di preservare la salute di chi vive sul proprio territorio. Da subito è stato chiesto il riconoscimento alla ASL di Varese la quale ha approvato l’uso del locale adibito ad ambulatorio, ma non ha mai reso ufficiale l’Ambulatorio stesso, negando gli strumenti per un normale funzionamento. Con il tempo i volontari sono via via aumentati di numero, quindi sono aumentate le ore di apertura dell’Ambulatorio; tutto ciò ha potuto esistere grazie a donazioni dei Sindacati, delle associazioni di volontariato e di cittadini per comperare e distribuire gratuitamente farmaci agli assistiti. Da parte dei volontari e delle associazioni che appoggiano questo progetto, forti di essere nel giusto, si sono sempre chiesti incontri con l’ASL di Varese in osservanza di alcune delibere della nostra regione e sull’esempio di alcune realtà di altre province, sempre lombarde, dove questi progetti sono attivi da tempo. Ci siamo rivolti anche all’Ospedale della città per avere un aiuto ed esso, pur non potendo sostituirsi alla ASL, ha comunque cercato di facilitare l’accesso alle strutture ospedaliere dei pazienti da noi visitati, capendo che il nostro lavoro sul territorio riduceva gli accessi indiscriminati al Pronto Soccorso. Ora Varese ha l’Ambulatorio “Sanità di Frontiera” funzionante perché finalmente dotato del ricettario regionale per i casi previsti dalla legge. Gli orari sono il martedì e il venerdì dalle 18 alle 20 presso le ACLI in via Speri della Chiesa, 9, al primo piano. Il numero di telefono per gli appuntamenti è: 3290723770.
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