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Ameba in grado di attuare una rudimentale forma di agricoltura

Creato il 20 gennaio 2011 da Zonwu
ameba agricoltura
E' uno degli organismi viventi più semplici e primitivi, ma l'ameba non smette mai di stupire. E' stato recentemente scoperto che una specie di ameba, la Dictyostelium discoideum, è in grado di spostare la sua fonte di cibo in caso di necessità. In pratica, fa fagotto e lascia una zona che non è più favorevole per la sua sopravvivenza: una rudimentale forma di agricoltura.
"Ora sappiamo che queste muffe sociali primitive hanno una variante genetica nella loro abilità di coltivare batteri benefici come fonte di cibo" spiega George Gilchrist, direttore della Divisione di Biologia Ambientale della National Science Foundation, istituto che ha finanziato la ricerca. "Ma il 'tranello' sta nel fatto che con una fonte trasportabile di cibo bisogna pagare il prezzo di ospitare batteri pericolosi".
L'ameba Dictyostelium discoideum è un organismo monocellulare largamente studiato dai biologi per via del fatto che viene considerato un perfetto organismo modello in campi come la biologia molecolare o la biologia dello sviluppo.
Vive e prospera nel sottobosco, dove trova nel terriccio e nel materiale vegetale in decomposizione il suo habitat ideale, specialmente dal punto di vista alimentare.
Quando il cibo inizia a scarseggiare, le amebe si aggregano in una forma pluricellulare in grado di spostarsi. Una volta raggiunta una zona che garantirà loro la sopravvvienza, circa un quinto delle amebe è destinato a trasformarsi in stelo e morire, mentre il resto diventerà un corpo fruttifero che rilascerà spore, che daranno vita a nuove amebe.
Durante il processo di rilascio delle spore, è stato scoperto che vengono rilasciati anche dei batteri. Proprio i batteri di cui le amebe si nutrono.
Le Dictyostelium discoideum, invece che nutrirsi di tutto ciò che incontrano (comportamento osservato in circa i 2/3 delle colonie di questa stessa specie), mangiano di meno, e incorporano parte dei batteri di cui si nutrono nel loro sistema migratorio.
"E' stato davvero un caso fortunato" spiega Debra Brock, autrice della ricerca pubblicata su Nature. "Pensare che un'ameba unicellulare sia in grado di attuare qualcosa che si può considerare agricoltura credo sia sorprendente. Scelte come quelle hanno generalmente un prezzo, per cui deve esserci un notevole beneficio se questo comportamento persiste in natura".
E' stato inoltre osservato che le amebe "coltivatrici" sono geneticamente distinte dalle amebe che non mostrano di possedere queste capacità di inglobare batteri per assicurare un futuro alla colonia.
Non è ancora stato spiegato tutto, però. Non è chiaro, ad esempio, perchè alcuni batteri, considerati inutili o addirittura pericolosi per le amebe, vengano conservati, trasportati e rilasciati allo stesso modo dei batteri-cibo.
Questi batteri potrebbero avere una funzione per la sopravvivenza stessa della colonia, e le ricerche future saranno proprio direzionate verso la comprensione più profonda del rapporto tra le amebe e i microrganismi che trasportano.
Like humans, amoebae pack a lunch before they travel

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